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Notizia pubblicata il 14 aprile 2009
Categoria notizia : Fatti Curiosi
«IL QUINTO elemento« ha fatto parlare di sè. E’ questo il titolo del progetto presentato da uno studio sammarinese per la realizzazione della Casa delle Arti e della Cultura di Beirut, simbolo della rinascita di un paese che sogna la pace.
L’architetto della Repubblica Enrico Muscioni, supportato da due studenti, Elisa Barbieri e Giacomo Lonfernini, ha partecipato al concorso internazionale aperto a tutti i progettisti del mondo.
Hanno presentato il proprio lavoro circa 500 architetti e il sammarinese è riuscito a rientrare nei primi 20. Il progetto, innovativo, è il primo edificio al mondo che non poggia a terra, ma su enormi blocchi megalitici in pietra.
UNA COSTRUZIONE sospesa, unica nel suo genere, che fa del concetto di pace e coesistenza la sua espressione più viva. A progettare la Casa delle Arti e della Cultura sarà un architetto italiano, Alberto Catalano.
L’architetto, 40enne originario di Monterotondo, è riuscito a imporre la propria proposta fra le 500 presentate. La Casa delle Arti e della Cultura di Beirut, che sorgerà ai margini del vecchio centro cittadino attualmente in ricostruzione, lungo un’estensione di circa 100 chilometri quadrati, sarà realizzata entro il 2013 grazie a un finanziamento di 20 milioni di dollari donati dal governo dell’Oman.
La struttura al suo interno ospiterà, tra le altre cose, un ampio auditorium, un cinema, una biblioteca multimediale, accanto ad alcuni studi di produzione e spazi espositivi. Il progetto nasce da un accordo del 2006, tra la Repubblica Libanese ed il sultanato dell’Oman, allo scopo di realizzare un punto di riferimento per favorire lo sviluppo artistico e culturale del paese.
foto by http://www.flickr.com/photos/jaumedurgell/