Così l’Egitto si riflette nell’Occidente
Notizia pubblicata il 08 luglio 2009
Categoria notizia : Cultura
KHALED Hafez lavora sul pregiudizio, Ahmed Khaled sull’alienazione e Doa Aly sull’immigrazione e l’integrazione.
Tutti e tre usano il video come mezzo di espressione, proprio come i colleghi egiziani Hala Elkoussy, Iman Issa, Shady El Noshotaky e i due europei Hermann Huber, austriaco e Christoph Oertli, svizzero, con cui hanno in comune una caratteristica: cambiare la percezione che il mondo ha sui paesi come l’Egitto, schiavi di una visione orientalista e orientaleggiante. E così li vedremo questi punti di vista contemporanei, oggi e domani dalle 21 al Museo della Musica, nell’evento Cairoscape Screening Programms curato da Marina Sorbello e Antje Weitze e realizzato nell’ambito di “Pass-Produce Art (as) Social Strategy”, il programma di residenze e progetti del Nosadella.due che vuole indagare sul processo di trasformazione dei Paesi del Mediterraneo e dei Balcani in rapporto all’Italia.
CON GLI occhi dell’arte e delle sue molteplici inclinazioni. “Cairoscope Screening Programme” è tratto dal progetto “Cairoscope. Images, Imagination and Imaginary of Contemporary Mega City”, dedicato alla ricerca artistica e culturale del Cairo oggi, presentato in versione integrale a Berlino nell’autunno 2008 dalle due fondatrici di Uqbar Projectspace di Berlino. Nosadella.due, la curatrice Giusy Checola e la collega Elisa Del Prete, hanno scelto di portare una sezione di Cairiscope, dedicata alle opere video (nella foto un’immagine), che crea una relazione diretta e più immediata tra pubblico e ricerca artistica degli autori. «Chi proviene dalla scena indipendente – spiega Giusy Checola – comunica cose molto diverse dalla visione tradizionale che si ha solitamente della città sul Nilo».
LE FA eco uno scritto di Marina Sorbello, che stasera presenterà personalmente i video: «Rimasugli dell’attitudine orientalista – spiega- informano tuttora il modo in cui l’Occidente si relaziona al vicino Oriente, che diventa un luogo quasi inventato, rimasto intatto dalla modernità e dal cosidetto progresso».
foto by http://www.flickr.com/photos/pgamba62/