I Riminesi e non solo, alla scoperta del grattacielo
Notizia pubblicata il 23 settembre 2010
Categoria notizia : Fatti Curiosi
La ‘torre’ di viale Prinicipe Amedeo ha organizzato una festa per i 50 anni di vita del grattacielo, i residenti hanno dichiarato: “Un’occasione per far conoscere davvero il mondo che c’è qui dentro”. Quello che emerge, dopo aver raggiunto il secondo piano, è una città nella città.
Teresa Chiauzzi, al 21esimo piano, che ha trasferito il suo studio al grattacielo da un anno, ha affermato: “Siamo una piccola comunità, e in fondo siamo molto più uniti rispetto a tanti condomini dove chi abita al primo piano non consoce chi sta al secondo”.
Il grattacielo è tornato di moda, il luogo comune che lo dipinge abitato da balordi, immigrati e prostitute è completamente infondato. Dopo aver attraversato il piano terra con i suoi internet point, bazar, indiani, pakistani, senegalesi e cinesi che discutono nella hall, il ‘vero’ grattacielo inizia dal secondo piano. Ci sono famiglie che sono residenti nel grattacielo dal 1960, alcune occupano da sole mezzo piano visto che i 27 piani hanno 7 appartamenti. Poi ci sono professionisti come la Chiauzzi o il medico-cantante dei Rangzen, Claudio Cardelli che racconta: “Quando c’è il sereno, si vede anche Pesaro”. In tanti hanno scelto la ‘torre’ non solo per la splendida vista ma anche per i prezzi accessibili. Davide Montecchi, il giovane filmaker riminese si è trasferito due settimane fa e ha confermato di essere felicissimo, il suo appartamento è al 22esimo piano. Altri artisti che hanno comprato casa al grattacielo sono il musicista Antonio coatti, gli attori Maria Costantini e Giovanni Casadei e poi anche ingegneri, architetti, medici e avvocati.
Ora rimane solo un problema da risolvere, il piano terra e la Chiauzzi afferma: “Dovrebbe diventare bello cme gli appartementi agli altri piani”.