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Clerici alla prova dell'Ariston

Notizia pubblicata il 17 febbraio 2010



Categoria notizia : Turismo


Il vero Avatar è Laurenti che di nome fa Luca e appena smette di chiacchierare con il suo alter ego Bonolis e inizia a cantare fa impazzire orchestra e platea. Ariston, 2010. Sanremo che festeggia le sessanta edizioni si apre con il fenomeno Bonolis l'uomo dei record della scorsa edizione che duetta con il suo amico Laurenti. Da Morgan a Pippa, intesa come cognome di Arisa è tutta una serie di gag fino ad arrivare a Pippo «Ecco perché non c'è», mormora Laurenti e al principe Emanuele «Se vince il festival ci restituiscono la Corsica», urla leggermente emozionato Bonolis.

APPLAUSI e astronave firmata da Castelli come la scenografia spaziale. E dal blu dipinto da ologrammi ed effetti speciali sbarca Antonella Clerici, di rosso vestita. Emozionata quanto basta da apparecchiare subito un «grazie». Così, in scioltezza prima di qualsiasi presentazione degli artisti in gara ecco il grazie. Ripetuto per la prima artista a esibirsi: Irene Grandi, nata nello stesso giorno e mese (6 dicembre) di Antonella da Legnano. Irene c'è, meno invece la sua chioma troppo bionda a metà risultato: sembra una arzilla vecchietta.

Al contrario Valerio Scanu che ad aprile spegnerà 20 candeline entra da vecchietto all'Ariston. Brutta, anzi, lunghissima la sciarpa di Scanu che canta bene il brano scritto da Pierdavide Carone, attualmente concorrente di Amici. Dirige l'orchestra, Beppe Vessicchio. Come dire: premiata ditta talent-show. Spettacolo dei talenti che porta sul palco il vincitore di 'X Factor ' Marco Mengoni perfetto come approccio e grinta sul palco, il talent aiuta; e poi Arisa, dal look gitano e anni '50 insieme. Gli occhiali ci sono: grandi e rotondi. Come la presenza di Cutugno e Cassano ammirato da mamma e fidanzata a bordo palco. Pausa, tromba che segna la fine delle votazioni della giuria e dentro Susan Boyle. Altro prodotto di un talent, inglese stavolta.

CAPITOLO MORGAN la Clerici lo liquida in neppure 140 secondi. Legge qualche strofa della sua canzone e del tormento ci faremo un canto... quando mi credevo disperso... e augura a Marco Castoldi tutto il bene del mondo. Meno bene, anzi malissimo per il trio Pupo, Canonici ed Emanuele Filiberto fischiato appena entra in scena. Oggi, la palla passerà ai pallottolieri. Per gli ascolti e il gradimento