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Domani il 40esimo Anniversario Della Strage Di Piazza Fontana Bologna

Notizia pubblicata il 11 dicembre 2009



Categoria notizia : Cultura


Su Quei fatti scrisse Pasolini, sulle controversie dell'Italia Luzi. Ma i misteri d'allora alimentani ancora la saggistica e i fumetti

Citare Pasolini ricordando la strage di Piazza Fontana a Milano (il 12 dicembre del 1969, sono passati quarant'anni) riesce naturale e perfino troppo semplice. Scrisse una poesia all'indomani dell'accaduto, la intitolò Patmos, l'isola della Grecia in cui Giovanni apostolo avrebbe presumibilmente scritto l'Apocalisse, che significa completa rivelazione della verità. Ciò che in questi quarant'anni non è accaduto: «Beh, non ho intenzione di scrivere per intero il libro dell'Apocalisse: ormai basta solo progettarlo. E così le idee, basta enunciarle. Realizzarle è superfluo». Bastò mettere una bomba alla Banca nazionale dell'Agricoltura di Milano che uccise 17 persone e ne ferì 80. La prima di una lunga serie.

MA ANCHE il Luzi di Al fuoco della controversia (1978, due anni prima della strage di Bologna) era (e resta) clamorosamente attuale: «Muore ignominiosamente la repubblica. Arrotano ignominiosamente il becco i corvi nella stanza accanto. Ignominiosamente si azzuffano i suoi orfani, si sbranano ignominiosamente tra di loro i suoi sciacalli (...)». Su Piazza Fontana, luogo-nonluogo controverso di un Paese di controversie, si continua a scrivere. E a disegnare. Su quel 12 dicembre infatti hanno appena messo il becco non i corvi di Luzi ma Francesco Barilli e Matteo Fenoglio, autori del fumetto edito da Becco Giallo, Piazza Fontana (192 pagine,16 euro), nella collana Cronaca Storica. Una cronaca fatta di tavole e nuvolette: «Quella strage - scrive Aldo Giannuli nella prefazione - quelle trame antidemocratiche, imposero alla democrazia italiana una prova da superare (...). Quella prova la democrazia italiana non ha saputo superarla: c'è un debito di ve verità e giustizia, ma la Repubblica non è mai riuscita a saldarlo ».

La Repubblica che «muore ignominiosamente», come scriveva Luzi, portando con sè segreti come quelli che il giornalista Paolo Cucchiarelli prova a svelare nel libro Il segreto di Piazza Fontana (2009, Ponte alle Grazie Editore, 448 pagine, euro 19.80):la strategia della tensione, l'ipotesi delle doppie bombe piazzate dagli anarchici e raddoppiate dai fascisti, la Dc, il Pci, gli Usa, la Nato. Un Pasticciaccio brutto indissolubilmente legato ad un'altra opera di Gadda, La cognizione del dolore: quello delle famiglie delle vittime. Il testo di Cucchiarelli sarà anche canovaccio essenziale della prossima fiction di Marco Tullio Giordana, probabilmente in 6 puntate, su Piazza Fontana, con sceneggiature scritte da Stefano Rulli e Sandro Petraglia, prodotta dal Cattleya con Rai Cinema. Cade nell'anno del quarantesimo anniversario della strage anche la pubblicazione del volume di Luciano Lanza, Bombe e Segreti Piazza Fontana Una strage senza colpevoli di Luciano Lanza (Eleuthera editrice, 14 euro), come anche Le bombe di Milano (autori vari, Bur-Rizzoli 2009, euro 10.20). Mentre Einaudi ha appena ripubblicato Piazza Fontana. 12 Dicembre 1969: il giorno dell'innocenza perduta (euro 14.50) di Giorgio Boatti: nel '93 grazie ai suoi scritti fu querelato per diffamazione aggravata. Assolto cinque anni dopo, al suo libro è stata riconosciuta validità di fonte storica