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Cingoli è il faroAnnivers delle Marche La sua luce compie mezzo secolo

Notizia pubblicata il 10 agosto 2009



Categoria notizia : Eventi


E’ DAVVERO un brillante cinquantenne, il Faro di Cingoli. E durante questa settimana viene festeggiato il mezzo secolo del suo compleanno: da ieri, nell’artistica chiesa di San Girolamo in Corso Garibaldi, è aperta (ore 17 – 20) una mostra di foto, articoli di giornali e riviste, manifesti, documenti sulla vicenda-Faro.

La rassegna si concluderà domenica prossima: quando in Piazza Vittorio Emanuele II, con inizio alle ore 21.45, si svolgerà uno spettacolo-remember sotto le sciabolate di luce del Faro sovrastante la torre civica del palazzo municipale. Dinamico ideatore, propulsore, organizzatore di entrambi gli eventi, il maestro Giovanni Sbergamo: il suo impegno, durato giusto un anno, ha avuto il sostegno del Comune («Premurosa la disponibilità dell’assessore al turismo Michele Vittori e del consigliere delegato Eugenio Morganti») la collaborazione di associazioni, commercianti locali e di Alessio Tosti che ha realizzato un’ampia parte del repertorio in esposizione. «Cingoli — riflette Sbergamo — di peculiarità ne ha tante.

Ma col Faro una in più: nel senso che i fari di solito sono situati nelle zone costiere, mentre questo di Cingoli è l’unico installato in una località montana, a più di 650 metri di quota». E allora, voce narrante Sbergamo, ecco raccontata la storia del faro di Cingoli. «In due martedì di marzo 1958, il 4 e l’11, l’insegnante elementare cingolano Aldo Santamarianova partecipò a Milano alla trasmissione radiofonica “Bianco e Nero”, condotta negli studi Rai da Mike Bongiorno. In palio, non un premio in denaro ma qualcosa da destinare al luogo di provenienza del concorrente. Rispondendo alle domande sulla ‘Prontezza’ Aldo, autentico innamorato della nostra cittadina, vinse ed espresse un singolare desiderio: chiese che fosse collocato un faro sul punto più alto di Cingoli.

‘Così – spiegò – di notte ci potranno vedere da ogni parte delle Marche’. Al positivo riscontro seguirono mesi di attesa: capitanerie di porto, aeronautica, per motivi chiamiamoli tecnici non furono subito consenzienti». L’indimenticato Aldo, a chi gli chiedeva se si era persa la speranza di avere il Faro, rispondeva sornione citando un vecchio proverbio di qui: «Ancora non è notte a Cingoli», per dire che bisognava essere ottimisti. «E infatti — conferma Sbergamo — il faro venne montato. Per celebrare l’evento, il 17 agosto 1959 si tenne, ospite d’onore Mike Bongiorno, una festa in Piazza Vittorio Emanuele II con prosecuzione serale nel gremitissimo Teatro Farnese.

Immaginabili la vivacità e l’entusiasmo: lo stesso Bongiorno, tornando a Cingoli il 5 agosto ’82 col “GiroMike”, rammentando quell’evento s’informò sul funzionamento del faro e ne volle vedere il fascio luminoso in notturna». E ancora, dal calar delle tenebre all’alba, si conferma l’auspicio che Mike Bongiorno ha scritto e firmato per dedica («Coll’augurio che il Faro di Cingoli risplenda per tanti anni a venire - 1959») sotto la foto scattata dal mitico Peppe Bacchetta nella prima notte di matrimonio del Faro con le Marche.

foto by http://www.flickr.com/photos/smb_flickr/