I ristoratori danno il benvenuto a Fido

L’iniziativa del ministro Brambilla piace, soprattutto ai ristoratori che quasi tutti i giorni ricevono clienti accompagnati dal loro quattro zampe che chiedono di poter entrare. Molti però chiedono regole più precise su museruole, guinzagli e anche sui tipi di cane, dato che la misura incide molto.

Alberto Sarponi del Trampolines ha affermato: “Se ci fosse già questa ordinanza noi aumenteremo la clientela del 30 per cento. I clienti che ci chiedono di poter entrare con il loro cane sono sempre più numerosi”. Emma Zanni, del ristorante Zanni ha dichiarato: “Sono sempre entrati, molte volte sono più educati dei loro padroni e nessuno degli altri clienti ha mai fatto storie, situazioni di intolleranza non ce ne sono mai state”. Positivo anche Maurizio Bellini del Pic-nic che però specifica che il locale non può ospitare troppi animali domestici nello stesso momento e le dimensioni del cane fanno la differenza. La buona convivenza tra uomo e animale dipende anche dal suo padrone, alcuni li fanno addirittura sedere a tavola, mangiare dal piatto o bere nei bicchieri. Ciò è confermato da Roberto Rinaldi, titolare de Il Girasole, che ha spiegato: “Il problema non è costituito dai cani, quanto dai loro padroni la cui maleducazione, a volte, non è misurabile. Il mio non è un locale molto grande, quindi per gli animali di notevoli dimensioni ci sarebbero delle questioni di spazio. Comunque io ho dei cani miei che amo tantissimo e sono per permettere l’accesso degli animali nei luoghi pubblici. E’ chiaro che magari bisogna valutare le situazioni e usare il buon senso: se un ristorante ha dieci tavoli è inutile volere entrare con un alano”.

Oltre a questi fattori, Mariella Gambuti del Casale fa notare che alcuni clienti soffrono di allergia e questo potrebbe recare ulteriori disagi.