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Preludi e fughe di Bach per Angela Hewitt

Notizia pubblicata il 11 agosto 2007



Categoria notizia : Musica


Nata in una famiglia di musicisti, Angela Hewitt ha iniziato a studiare pianoforte e tre anni, ad esibirsi in pubblico a quattro ed ha vinto la sua prima borsa di studio a cinque.

A nove anni ha tenuto un recital al Conservatorio Reale di musica di Toronto, che in seguito ha frequentato. Ha quindi proseguito la sua formazione con il pianista francese Jean-Paul Sévilla all'Università di Ottawa.

Vincitrice del primo premio al Concorso Viotti (1978), si è affermata successivamente al Concorso Pianistico Bach di Toronto nel 1985.

Nel 2003 Angela Hewitt ha vinto la prima edizione del Listener's Award della Bbc radio 3 (Royal Philarmonic Society Awards). È stata inoltre nominata Cavaliere dell'Ordine in Canada nel 200 ed è membro della Royal Society of Canada. Dal 1985 vive a Londra ma ha anche una residenza a Ottawa e in Umbria; proprio nel cuore dell'Umbria la Hewitt ha lanciato nel luglio 2005 il Trasimeno Music Festival che ha attirato un pubblico internazionale al Castello dei Cavalieri di Malta a Magione sulle rive del Lago Trasimeno.

Angela Hewitt

I ventiquattro preludi e fughe del Clavicembalo ben temperato (BWV 846-869), in tutta la serie delle tonalità maggiori e minori, composti nel 1722 a Kothen, ebbero un tale successo, che Bach successivamente a Lipsia compilò una seconda raccolta di Ventiquattro Nuovi Preludi e Fughe (BWV 870-893) che fu completata fra il 1740 e il 1744. Queste quarantotto coppie sono diventate da allora il fondamento della nostra letteratura per strumenti a tastiera. L'opera di Johann Sebastian Bach non è solo più grande di qualsiasi lavoro dei suoi predecessori e contemporanei, ma esplora tutte le potenzialità del sistema "ben temperato" con una profondità e perfezione quali nessun altro aveva osato.

Bach comprende subito che nel "temperamento equabile" risiedono le basi per una totale rivoluzione della fuga tradizionale per strumenti a tastiera. Così vi troviamo fughe non solo a tre o a quattro voci, ma anche a due, e anche a cinque. Nel primo libro accanto a fughe della più alta complessità contrappuntistica, come ad esempio la n.8, il Wohltemperierte Clavier ne contiene altre costruite con scioltezza, come la n.10, le cui due voci sono condotte per numerose battute in semplici ottave parallele. Fughe alla moda antica, sul tipo del ricercare di Froberger (n.4), si alternano con fughe modernissime, che introducono temi cromatici e modulanti (nn.12 e 24).Contrasti anche maggiori si possono trovare fra i diversi tipi di preludi. Ce ne sono alcuni che imitano le improvvisazioni per liuto, come il n.1, altri in forma di esercizio (n.5), alcuni ricordano le Invenzioni a due e a tre voci (nn.11 e 19), ci sono preludi che imitano il movimento lento di una sonata da chiesa (nn.8 e 22). Anche il rapporto tra i preludi e le fughe mostra una grande varietà. In generale c'è una ferma coerenza fra i due membri di ogni coppia, e il preludio è una reale preparazione per la composizione più severamente polifonica che lo segue.Autentico monumento della musica barocca, il Clavicembalo ben temperato si rivela, anche secondo le parole di Angela Hewitt, perfettamente consono all'esecuzione pianistica. «Il pianoforte in questo caso è ideale perché è capace di suonare e cantare quanto Bach richiede».