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Andar per presepi in città e oltre

Notizia pubblicata il 24 dicembre 2010



Categoria notizia : Turismo


Dalle statuine in terracotta del Bargellini alla rassegna internazionale in San Giovanni in Monte. Hanno molto successo le passeggiate guidate del Centro di cultura popolare. Niente fa Natale come il presepio, “invenzione” tutta italiana, e Bologna è da sempre un grande centro di arte presepiale i cui artisti si caratterizzano per il rilievo dato alla figura umana e al suo atteggiamento.

Le figure in terracotta, materiale principe degli artisti bolognesi, sono plasmate con cura, riprendendo e interpretando modelli antichi formatisi nel Settecento, quando grandi artisti come Mazza, Scandellari, De Maria, i Piò si cimentarono con la produzione di statuine. Quindi non stupisce che, un po’ per la tradizione, un po’ per questo illustre passato, ci siano tante iniziative che vedono come protagonista il presepe. A Bologna, da qualche anno, raccolgono molte adesioni le passeggiate guidate sui percorsi presepiali, curate dai ricercatori del Centro Studi per la Cultura Popolare.
Hanno una durata media di due ore e sono ogni volta diverse. Questo il calendario per vedere, con il commento degli esperti, i più interessanti presepi cittadini: sabato 26, Santo Stefano, alle 15, appuntamento al Museo Davia Bargellini, Strada Maggiore 44. Domenica 2 gennaio, ritrovo alle 15 nel Cortile del Palazzo Comunale. Domenica 9, stesso orario, partenza dalla Chiesa di San Giacomo Maggiore. Chi non ha voglia di
camminare può trovare nella XVIII Rassegna internazionale del presepio nel loggiato della chiesa di San Giovanni in Monte, (ingresso da via Santo Stefano 27) tanti presepi realizzati da vari autori con le tecniche più disparate.
Alla fine si può esprimere un voto a quello che è piaciuto di più. Ingresso libero, fino al 9 gennaio, tutti i giorni 9-12 e 15-19. Prosegue al Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini la mostra “Antichi Presepi. Il teatro natalizio bolognese ”. L’allestimento mette a confronto le statuette antiche della raccolta del Bargellini con altri esemplari conservati in collezioni private (Fondazione Carisbo, Museo dei Cappuccini) solitamente non visibili al pubblico. Domenica 26 il Museo resta aperto dalle 9 alle 14. Il Comune, inoltre, ha realizzato un bel fascicolo che s’intitola “...andar per presepi in città.
Natale 2010”, utilissima guida con tanti riferimenti. Per chi si trova in Appennino, il Gruppo di studi Alta Valle del Reno - Rivista “Nueter”, lunedì 27 propone una visita ai presepi di Vivaio, a Le Piastre (Pistoia) e, tempo permettendo di Cutigliano. Alle 14,30 ritrovo alla Stazione di Porretta. Per chi avesse voglia di una gita fuori porta si segnala che Rocca San Casciano, provincia di Forlì, presenta “I presepi appesi ” , da un’ idea dell’associazione artistica RoccArte. Non ci sono proprio presepi, ma per “gustare” un’arte sacra cosiddetta “minore ” vale la pena di visitare il Museo Internazionale di Faenza.
Fino al 16 gennaio resta aperta la mostra “Terracotte domestiche tra XVIII e XIX secolo” che presenta una selezione di piccole sculture devozionali riferibili ai secoli XVIII e XIX. Tali opere nascono per il culto privato, per essere cioè collocate all’interno degli spazi domestici, oggetto di un culto devoto e personale, con una sua precisa liturgia nel corso dei vari momenti della giornata e a seconda dei bisogni specifici degli abitanti
la casa