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Carboni si accontenta: 'Bene così' Rimini Il tecnico: 'Potevamo sfruttare meglio le ripartenze e vincere, ma la risposta c’è stata'

Notizia pubblicata il 07 giugno 2009



Categoria notizia : Sport


ULTIMI minuti da dimenticare. Quelli di qualche settimana fa contro il Pisa al “Neri” avevano privato il Rimini della salvezza nel secondo minuto di recupero, quelli di ieri allo stadio “Del Conero” hanno tolto ai biancorossi un bel vantaggio in vista dei 90’ di sabato prossimo.

E Guido Carboni è proprio alla gara che si giocherà in Romagna fra una settimana che è proiettato. «Dobbiamo preparare bene un’altra settimana. Il ‘primo tempo’ — dice — è finito 1-1, il secondo lo prepariamo al massimo senza fare calcoli assolutamente».
IL TECNICO aretino punta ancora una volta sull’aspetto psicologico. «Avevamo preso due batoste pesanti nel finale del campionato — spiega — e mi aspettavo una risposta. Nei primi minuti ho visto una squadra troppo nervosa. Mi metto però nei panni di questi ragazzi, che sono stati costretti a smaltire rabbia e delusione. Abbiamo sfruttato l’occasione del gol e siamo stati bravi, ma potevamo sfruttar meglio qualche ripartenza. I cambi? Ho aspettato a farli perché nel corso della gara ci sarebbero stati giocatori in debito. Infatti così è stato». Carboni è comunque contento, seppur a metà. «Non posso essere contento al massimo, perché dobbiamo gestire meglio certe situazioni. Mi aspettavo comunque una risposta del genere e ora la squadra sa che dovrà soffrire fino in fondo. Dovremo preparare una gara d’attacco e vivere in maniera migliore le emotività che emergeranno per forza nella prossima».
NOTA dolente Ricchiuti. «Per lui è un momento non facile — osserva Carboni —, però lo ritengo un giocatore fondamentale in questo gruppo. Ha preso una brutta botta a una caviglia, speriamo che in settimana riesca ad allenarsi meglio». Per i tifosi, quei mille che si sono presentati nelle Marche, Carboni ha applausi. «Da altre parti in una settimana così avremmo avuto contestazioni su contestazioni. Questa è gente civile e a loro posso garantire che la squadra darà il massimo».
VALTER Alessandro Salvioni tira un sospiro di sollievo, ammette i difetti della propria squadra, ma è comunque positivo in vista della gara di ritorno. «Sono soddisfatto perché dopo 15 minuti siamo andati sotto — spiega il trainer dell’Ancona — e non era facile contro questo Rimini che aveva preso coraggio. Lo avevo detto ai ragazzi che sarebbe stata dura se gli avessimo dato entusiasmo e noi puntualmente lo abbiamo fatto. Nel primo tempo non abbiamo giocato molto la palla, questo è stato il problema. Sapevo che il Rimini avrebbe giocato in questo modo e avevo detto ai ragazzi, che sarebbero dovuti andare sull’esterno. Ora dobbiamo vincere e dovremo rischiare per provarci».
Le Pagelle di Donatella Filippi
AGLIARDI 6. Parte con un paio di rinvii che rendono bene l’idea sulla tensione della squadra. Poi si scioglie e non è chiamato ad usare troppo i guanti. Poco può sul gol.
CATACCHINI 6,5. Dalla sua parte corre quel Miramontes capace di accelerare e pure Rizzato lo accompagna. Non si lascia infilare nemmeno quando entra Soddimo.
AUGUSTYN 6,5. Il ‘ruvido’ ragazzo polacco, dopo una decina di minuti di quelli kamikaze su ogni pallone che passa in zona, prende le misure ai due bomber anconetani vincendo i duelli in volo, ma anche quelli a terra.
RINALDI 5. Entra a sostituire il compagno e qualcosa di buono la combina, ma sul pasticcio del gol subìto pure lui è coinvolto. Nel finale rischia tantissimo in un corpo a corpo con Mastronunzio.
VITIELLO 6. Il nuovo ruolo di centrale non lo mette in crisi, quasi mai. Il quasi è perché nei minuti finali, complice probabilmente la stanchezza, in quell’area biancorossa ci sono troppe maglie anconetane libere di agire.
BRAVO 6,5. La sua grinta è quella che ha troppo spesso latitato in casa biancorossa in questa stagione. Non gioca una partita intera da un buon numero di settimane, ma non si nota e soprattutto non lo nota Surraco.
PAGANO 6,5. Scattare e cogliere impreparata la difesa dell’Ancona sul filo del fuorigioco: indicazioni precise, indicazioni rispettate con quel gol del vantaggio che è un piccolo prontuario di freddezza.
BASHA 6,5. Fa perno in mezzo al campo e lo fa con una certa decisione in una zona che il Rimini tende a superare coi lanci lunghi. Lotta come un leone e cerca anche di proporsi in quella fase offensiva ‘stanca’.
FRARA 6. Resta più nascosto rispetto al compagno di reparto e qualche fiammata se la concede solamente quando si butta negli spazi sulla corsia mancina, con La Camera che si accentra di qualche passo.
LA CAMERA 6,5. Nei primi 45’ si limita alle cose semplici, senza eccedere. Ha il gran merito di ‘pescare’ Pagano per il gol del vantaggio. Nel finale è quello che ha più benzina.
RICCHIUTI 5. Non è il Ricchiuti di qualche mese fa, questo ormai lo sappiamo, ma proprio come i compagni si adatta ad una gara di sacrificio nonostante l’energia non sia più quella dei tempi migliori. E purtroppo è evidente.
PARASCHIV 6. Come vice Ricchiuti ha il compito di tener palla e far salire la squadra. Non ci riesce benissimo anche se va vicino al gol del raddoppio, anzi lo realizza, ma l’arbitro glielo annulla lasciando l’amaro in bocca: se è fuorigioco, il suo, è millimetrico.
DOCENTE 5,5. La sua dose di energia non è al massimo. Perché il bomberino siciliano visto nelle ultime gare era rimasto a secco di gol, ma non di spunti interessanti. Invece la sfida dell’ex non gli riesce proprio a dovere.

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