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Amore 14 di Federico Moccia nelle sale di Rimini da oggi
Notizia pubblicata il 30 ottobre 2009
Categoria notizia : Spettacoli
Basta con i dolori del giovane Werther, le inquietudini di quell'ubriacone del giovane Holden, o le manie di uscire dal gruppo di un certo Jack Frusciante: a leggere certe cose, si pensa male. E poi, gli adolescenti
di oggi hanno ben altri problemi. Quelli, perlomeno, che abitano nel mondo di Federico Moccia. Per lo scrittore e regista romano, il tempo delle mele sembra proprio non finire mai. Cominciato nel '92 con il
fortunato romanzo (poi tradotto per il grande schermo)Tre metri sopra il cielo, il viaggio di Moccia nel mondo dei teenagers approda ora ad un nuovo capitolo con Amore 14, pellicola nelle sale a partire da oggi.
Il regista di Amore 14, presenta il film e racconta segreti dell'ennesimo successo: "i miei protagonisti dal volto fresco e semplice"
Tratto dal romanzo omonimo, nonché ennesimo successo editoriale, Amore 14, come lo definisce lo stesso Moccia, è il film delle prime volte: dentro ci sono i primi amori, il primo bacio, le prime feste, la prima delusione cocente, ma soprattutto, quella "prima volta", e le preoccupazioni, declinate al femminile, che ne accompagnano l'attesa. Per la protagonista del film, Carolina, detta Caro, (Veronica Olivier), il problema
numero uno è non arrivare impreparata all'appuntamento con il sesso.
Che però senza amore non esiste, (o almeno non nel film), ed ecco allora materializzarsi fra gli scaffali di una libreria Massi, (Giuseppe Maggio), sguardo tenebroso e una più che vaga somiglianza con il bel Riccardo Scamarcio. Il grande cruccio di Carolina vale anche per le sue due inseparabili amiche, Ali e Clod, con cui condivide le giornate, la scuola, e i sogni (purtroppo non solo quelli, si scoprirà alla fine del film). Formano il cast attori giovanissimi e quasi tutti esordienti, tanto che «Non sapevano dove guardare - spiega Moccia - e come non accavallarsi nei dialoghi. Ho cercato sempre la loro naturalezza, provando ad armonizzare il loro mondo tecnologico fatto di cellulari, riprese con i telefonini, chattare continuamente al computer, con un utilizzo della grafica.
Ma allo stesso tempo ho voluto dare importanza all'espressione dei loro visi, che raccontano emozioni, gioia, dolori, felicità, proprie della loro età». I giovani dipinti da Moccia sono tutti romantici, puri e semplici, ma in fondo, se tanti adolescenti li amano, è proprio per la loro straordinaria semplicità