Cervia Casa delle Aie sabato lasciano la sede storica, forse sotto i riflettori di fotografi e cameramen.Il ‘trasloco’ degli Amici dell’arte diventa uno show
Notizia pubblicata il 28 gennaio 2009
Categoria notizia : Eventi
SUL PALCOSCENICO della Casa delle Aie non mancano i colpi di scena. In coda all’assemblea degli Amici dell’Arte del 23 gennaio scorso si ipotizzò la possibilità di convocare giornali e telecamere per documentare, sabato prossimo, quello che l’associazione considera uno sfratto.
Mentre nella notte il nuovo consiglio ha votato il neo presidente e le altre cariche sociali, appunto entro sabato la storica associazione dovrà fare i bagagli dalla Casa delle Aie: l’idea ventilata è di coinvolgere i soci volonterosi in un trasloco collettivo che, se svolto sotto i riflettori, avrebbe forte rilevanza simbolica. Si affilano le armi, insomma, anche al di fuori dei tribunali. Se Marilena Giacometti non conferma, nemmeno smentisce. «Le cose da portare via sono tante — commenta — e non è detto che quanto detto come battuta non diventi realtà».
Al sicuro effetto teatrale, però, potrebbe seguire un effetto boomerang. Se il Tar bolognese continuasse a dar ragione al Comune, quest’ultimo potrebbe, nel caso si spingesse sul pedale mediatico, usare la cosa come ulteriore materiale a proprio favore. E proprio mobilio e suppellettili che gli Amici dell’Arte considerano di loro proprietà potrebbero scatenare una causa a parti invertite.
Certi oggetti, come madie e vasche di marmo, sarebbero considerati dal settore patrimoniale del Comune come presenti prima dell’arrivo dell’associazione e perciò di proprietà pubblica. Intanto l’ipotesi che, per allestire gli arredi e le parti funzionali alla cucina, la Casa delle Aie possa restare chiusa oltre un mese si fa più che concreta.
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