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Dopo due secoli il sogno si avvera e in piazza scorrono fiumi di birra e latte

Notizia pubblicata il 31 agosto 2009



Categoria notizia : Fatti Curiosi


UN QUINTALE di latte fresco finito in meno di due ore, oltre 160 litri tra vino e birra andati a ruba come i 10 chili di dolci e le oltre tremila bottigliette di acqua. Sono solo alcuni numeri della grande festa svoltasi sabato a Novafeltria per festeggiare il ritorno dei 7 Comuni dell’alta Valmarecchia in Emilia Romagna. Presenti dal tardo pomeriggio oltre 7mila persone. Dopo il saluto della Banda dei Minatori di Perticara, i cittadini hanno assistito al Consiglio comunale aperto delle sette amministrazioni, che ha dato il benvenuto ai politici dell’Emilia Romagna.

I FESTEGGIAMENTI NELL’ALTA VALMARECCHIA

Poi intorno alle 20 la vera festa iniziata tra stands gastronomici e musica romagnola. Presenti in piazza Vittorio Emanuele le Pro Loco della vallata che gratuitamente hanno distribuito bevande, ciambelle e prodotti gastronomici locali. Ai tavoli si sono seduti con piada romagnola e buon vino rosso anche il presidente della provincia di Rimini Stefano Vitali e tanti parlamentari romagnoli com Elisa Marchioni (Pd) e Sergio Pizzolante (Pdl), in compagnia degli amministratori locali.
"E stata proprio una bella festa. Tanta gente ha voluto brindare al passaggio — racconta Mario, 53 anni di Pennabilli —. Sono qua insieme a tutta la mia famiglia, perché finalmente possiamo dire di sentirci di nuovo a casa".
"DOPO DUE secoli il sogno dei nostri trisavoli — afferma soddisfatto il Comitato — si è realizzato. Abbiamo lavorato tanto a questo risultato e siamo orgogliosi di poter oggi festeggiare con gli amici romagnoli. Come in una grande famiglia". Decine le magliette vendute tra i cittadini con disegnata la data 29 luglio 2009 che ricordava il voto del Senato.
"E’ un risultato memorabile. Unico in Italia. Entrerà nella Storia", dicono entusiasti gli amici Francesco Santucci e Leonardo Cursi di Novafeltria, orgogliosi di indossare le simpatiche t-shirt (foto). Accanto ai gadgets, hanno volato negli angoli del paese le farfalle verdi e blu simboli del comitato (vedi la foto di Stefano Vitali).
"Io sono siciliana, ma risiedo da anni a Novafeltria — racconta Valeria Pergolizzi —. Quando c’è stato il referendum ho votato sì. Lavoravo a Pesaro e quando dicevo che abitavo a Novafeltria mi chiedevano tutti dove si trovava. Anche per i marchigiani siamo romagnoli". I fulmini e il maltempo hanno fatto capolino su Novafeltria solo in tarda serata, quando gi i fuochi d’artificio erano stati esplosi e la festa stava giungendo alla fine. "E tutto andato benissimo — afferma lo staff organizzatore, composto da circa 60 persone tra dipendenti comunali e Comitato —. Non ci aspettavamo davvero così tanta gente. Siamo molto soddisfatti. Abbiamo realizzato una festa memorabile per un passaggio altrettanto memorabile"