Fondazione Carim Rimini. Aureli 'Nemmeno le mie dimissioni sono servite a qualcosa..'

Con amarezza Aureli cede il posto a Pasquinelli, dopo aver fatto i complimenti per la sua elezione a nuovo presidente della Fondazione Carim augurandogli di poter lavorare in serenità ha dichiarato: “L’elezione di Pasquinelli era già praticamente scritta. Era tutto fatto, prima che io lasciassi.

Le mie dimissioni non hanno sortito gli effetti sperati, hanno soltanto accelerato la nomina di Pasquinelli (che doveva prendere il posto di Aureli nel 2011) e porteranno alla riconferma degli attuali vertici della Carim. Non è cambiato nulla, nella Fondazione la situazione è questa..”.
Con le sue dimissioni Aureli sperava di dare uno ‘scossone’ al sistema per modificare gli equilibri all’interno della Carim, ma l’area cattolica delle Fondazione non ha mollato la presa e Pasquinelli con Luciano Chicchi e Ioni sono riusciti ad aggiudicarsi la presidenza della Fondazione e quella della banca.
Aureli ha cercato di spingere alla candidatura alla persidenza della Carim Maurizio Focchi che ha rifiutato, poi ha provato con Bruno Vernocchi che è riuscito a raggiungere ‘soltanto’ la vice presidenza. Il suo obbiettivo era di trovare nuovi manager ed un cambio di passo, Aureli avrebbe dichiarato: “Io credo che occorrono alla banca dei vertici manageriali diversi, con competenze ed esperienze specifiche. La Carim ha bisogno di un forte cambio di passo, di un maggiore consolidamento e coinvolgimento delle aziende sul territorio. Lo scenario che si profila non mi sembra vada in questa direzione”.
Dopo le varie polemiche che hanno infuocato il palazzo Buonadrata nelle ultime settimane, Aureli conclude: “Se fossi rimasto nella Fondazione, non avrei pià sopportato questa situazione. Per questo me ne sono andato, sperando di poter intaccare questo sistema. Ma alla fine nemmeno le mie dimissioni sono servite a qualcosa..”.