Rispunta «Veleno»: comprati due alberghi. Foschi attacca la giunta: tutto fermo, si dimettano
Notizia pubblicata il 22 febbraio 2008
Categoria notizia : Turismo
IL «VULCANO» Aldo Veleno Foschi, dopo un periodo di relativa calma, torna a eruttare.
Anzitutto, il popolare imprenditore bellariese ha messo a segno due colpi da novanta.
Ha comprato due begli alberghi a tre stelle a Torre Pedrera, il «Campeador» e l'«El Cid», per un totale di circa 115 camere.
Le due strutture, in stile veneziano, sono vicinissime tra loro, divise soltanto da una villetta, a due passi dal lungomare San Salvador. «Sono anche dotati di spiagge private - spiega Foschi -. Li useremo anche per il turismo congressuale. Attendiamo la consegna da parte dei vecchi proprietari».
La doppia acquisizione «compensa», per così dire, la cessione, avvenuta tempo fa, di altri due alberghi della zona Torre Pedrera - Viserba, rilevati dal paperone bellariese. Il «Mosé» e l'«Helvetia parco» (sulla cessione e pagamento dei quali a una cordata di imprenditori bellariesi Veleno parla dell'esistenza di un contenzioso giudiziario).
Bocca cucita di Veleno invece sulla cifra del passaggio di mano dei due nuovi alberghi.
Spaziando ad altri settori del suo vasto «impero», Foschi annuncia la volontà di cedere gratuitamente in uso, la prossima estate, il
parco acquatico Aquabell. «Ci teniamo solo la discoteca, che guadagna».
Non va giù, a Foschi, di dover pagare «35mila euro di tassa rifiuti; in altre località gli operatori turistici hanno sconti considerevoli, qui il Comune mi risponde picche: perchè?»
Intanto prosegue «a pieno ritmo», spiega l'imprenditore, l'attività congressuale al Centro congressi europeo, di sua proprietà : «Ho appena stretto un contratto per gli Avventisti, che faranno due congressi, a marzo e aprile.
E in questi giorni abbiamo 1.300 Focolarini, arrivati mercoledì, presenti fino a domenica».
Ma Foschi non si ferma qui. Stile elefante nella cristalleria, entra a gamba tesa anche nella situazione politica cittadina attuale: «Il sindaco e questa giunta devono dimettersi! Bellaria é sempre più ferma, non si conclude niente. Come fanno a continuare ad andare avanti senza riuscire a combinare niente? E' meglio andare alle elezioni anticipate».
Di fatto però, perso il possibile «treno» dell'abbinamento delle comunali all'election day nazionale del 13 e 14 aprile, se il sindaco dovesse dimettersi si voterebbe comunque a primavera 2009. Con oltre un anno di commissariamente e ordinaria amministrazione.