Alberghi diffusi per riqualificare i borghi di Mondaino Rimini
Notizia pubblicata il 26 novembre 2007
Categoria notizia : Turismo
Il presidente della commissione turismo della Regione Emilia Romagna, Massimo Pironi, ha spiegato a quale tipologia turistica é diretta questa offerta ricordando «che i l turismo oggi é cambiato e che se il target che frequenta le località balneari ha un interesse marginale a visitare i piccoli borghi, esiste invece un'altra tipologia di turista che ricerca l'identità culturale del luogo che visita. Importante al buon fine del progetto, é l'integrazione tra il pubblico e il privato».
L'albergo diffuso é una tipologia ospitativa che comprende l'uso di più immobili, senza un limite massimo, ma con dei vincoli: «Deve avere 7 o più camere, e gli immobili che le ospitano non devono essere più distanti di 300 metri dalla struttura centrale, cioé la reception –ha spiegato il presidente dell'associazione nazionale alberghi diffusi, Giancarlo Dall'Ara-. Il turista che si reca in un piccolo borgo non deve sentirsi abbandonato e la gestione deve essere unitaria, anche se appartenente a più proprietari. Un albergo di questo genere offre lo stile di vita di un luogo, la possibilità di vivere come i residenti. Proprio per questo non é stagionale, ma il paese che lo andrà ad ospitare dovrà avere una comunità viva, poichè i turisti di terza generazione cercano le cose vere».
Questi i concetti base che comprendono ovviamente il recupero di vecchie strutture, per dare la possibilità ad un territorio di conservare e rilanciarsi verso uno sviluppo. «In Italia oggi esistono 30 alberghi diffusi –conclude Dall'Ara-, piccole realtà che sono destinate a rimanere tali, ma che hanno offerto una possibilità di rinascita a luoghi suggestivi che riversavano abbandonati a se stessi. Molti di questi sono nati grazie a convenzioni con ristoranti del luogo».
La deliberazione prevede flessibilità su molte norme standard che vigono sulle strutture ospitative in genere. «Trovandoci a dover riutilizzare strutture antiche, ci potremmo trovare di fronte all'impossibilità di porre modifiche strutturali – precisa Valter Verlicchi, responsabile del servizio turismo e qualità turistiche della Regione-. I centri storici che potranno creare un albergo diffuso, sono quelli con meno di 5000 abitanti».
Importante la capacità di fare sistema, come ha ricordato Enrico Cocchi il responsabile del servizio intese istituzionali della Regione, che ha spiegato che «esistono diverse linee di finanziamento e più possibilità di accedervi».«e
sistono diverse linee di finanziamento e più possibilità di accedervi».
(photo by darkmavis)