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CATTOLICA allo studio strategie per attirirare più turisti

Notizia pubblicata il 13 febbraio 2009



Categoria notizia : Turismo


ORAMAI li vogliono tutti, i giovani. La crisi ha esasperato forse gli animi e i portafogli degli operatori e ora, dopo anni di ipotesi e proposte, concretamente in tanti chiedono un turismo per i giovani a Cattolica. Dove ormai anziani e famiglie non bastano più.

«Dobbiamo puntare sui giovani — dice Carlo Mauri, presidente Confesercenti — E proporre pacchetti nei week-end, prezzi adeguati, trasporti per i locali di Riccione o strutture per il divertimento, nuovi locali. Anche per aumentare gli incassi».

Ma anche gli albergatori non stanno più a guardare: «E’ arrivato il momento che anche noi albergatori ci mettiamo una mano sulla coscienza — dice Fabrizio Gaudenzi, albergatore e consigliere associazione albergatori — e rinunciamo magari ad una città troppo tranquilla e silenziosa per il bene di un territorio dove servono locali, intrattenimento e turisti giovani. Io credo che sia giunto il momento di puntare soprattutto su questa fascia per tanti motivi».

Ed ecco allora anche il piano comunale per riportare in auge un tessuto di locali ed esercizi. Il Malindi, il nuovo bar-pontile, nuovi locali al porto con concerti ed aperitivi alla piazzetta del Tramonto. L’amministrazione sta progettando inziative e manifestazioni per sostenere tali richieste come ad esempio la spiaggia di notte.

«Non è un caso che una trentina di bagnini ci chieda di fare animazione e feste serali in spiaggia sino alle 23 _ spiega Giovanni Ruggeri, assessore al Turismo _ anche gli operatori di spiaggia credono in un turismo giovanile. E noi vogliamo sostenerli».

Dunque bagnini, albergatori e commercianti ci credono, si deve investire su un’inversione di tendenza. D’altronde i giovani hanno scelto pure località rivierasche alternative a Riccione già da qualche tempo.

«Noi crediamo nei giovani e non vogliamo che la nostra città si addormenti — conferma il sindaco Pietro Pazzaglini — ma soprattutto crediamo negli operatori che vogliono lavorare con i giovani senza snaturare naturalmente la nostra offerta per famiglie».

foto by http://flickr.com/photos/claudiocigna/