L'assessore invia i «caschi rossi» Al setaccio negozi e ipermercati di Rimini
Notizia pubblicata il 02 dicembre 2007
Categoria notizia : Fatti Curiosi
CARA, carissima Rimini? Bene, e io ti mando gli ispettori. Che l'inflazione sotto l'Arco d'Augusto salga più che ovunque in Italia, é sospetto che circola non da ieri. Per questo, da un paio di mesi, l'assessore alla Tutela dei consumatori e rilevazione dei prezzi, Vittorio Buldrini, ha rinforzato la task force di «caschi rossi» dell'Osservatorio comunale prezzi.
«Specialmente nell'ultimo mese abbiamo rinforzato il servizio di rilevamento dell'Osservatorio — spiega Buldrini —. In particolare, sono stati incrementati i punti di rilevamento (definiti in maniera scientifica da un protocollo di base dell'Istat, ndr). Teniamo sotto la lente d'ingrandimento soprattutto quei prodotti alimentari più a rischio aumenti folli: pane, pasta, latticini, formaggi, ma non solo». Sui risultati del giro di vite, Buldrini annuncia «di attendere un rapporto» dallo Sportello rilevamento prezzi, e conseguente conferenza stampa (a giorni).
Sul tema interviene anche Luigino Garattoni, capogruppo provinciale dei Verdi: «Nel Riminese si sono verificati aumenti di prezzi più consistenti di tutto il territorio regionale». Per questo Garattoni presenterà - chiedendo venga messo al voto - un ordine del giorno, nel quale chiederà «di realizzare un Osservatorio provinciale per il monitoraggio e il controllo dei prezzi e di rendere pubblici mensilmente gli esercizi che praticano i prezzi più bassi.
Garattoni propone anche un accordo tra associazioni consumatori, sindacati e distribuzione alimentare (piccola e grande) per «stabilire il blocco, per almeno 6 mesi, a partire da novembre, per 100 prodotti alimentari e di prima necessità ».
Insomma, un congelamento generale dei prezzi. Tutto ciò a fronte di «un problema crescente per molte famiglie, i cui redditi vengono di fatto assotigliati dall'aumento dei prezzi spesso incontrollato».
Quanto alla collocazione dei mercatini discount, l'idea é di abbinarli ai mercatini rionali (Viserba, via Euterpe ecc.), ma anche ricavare spazi all'interno del mercato cittadino del mercoledì e del sabato. «Se poi la cosa funzionasse — chiosa Buldrini — si potrà eventuale pensare a una collocazione coperta e fissa».
(photo by natashavora)