Il dio della carneficina: coppie borghesi a confronto
Notizia pubblicata il 07 aprile 2009
Categoria notizia : Spettacoli
DA STASERA a venerdì al Bonci va in scena “Il dio della carneficina”, un testo di Yasmina Reza (una drammaturha francese) che vedrà protagonisti sul palcoscenico Alessio Boni, Silvio Orlando, Anna Bonaiuto e Michela Cescon. La regia è Roberto Andò.
La regia è Roberto Andò. E si tratta di una vicenda di un’apparente semplicità al limite del banale nella quale i genitori del piccolo Bruno (interpretati da Orlando, gestore di un magazzino di sanitari, e dalla Bonaiuto, fanatica pacifista) ricevono in casa i genitori di Fernando (interpretati da Boni, avvocato borioso, e dalla Cescon, sprovveduta casalinga emarginata).
IL MOTIVO dell’incontro riguarda la lite da strada che ha coinvolto i due ragazzi, provocata da Ferdinando e durante la quale la vittima innocente ha ricevuto percosse e la rottura degli incisivi. Un regolamento pacifico dei conti almeno secondo le intenzioni iniziali dunque. E così l’avvocato ostenta un documento predisposto nel quale sembra affiorare l’assunzione delle responsabilità sull’accaduto con relativo risarcimento pecuniario, ma il tentativo non approda a nulla perché ogni parola esce dalla bocca intrisa di bava e anziché distruggere i sospetti ne alimenta dei nuovi e peggiori nell’ostinata difesa del proprio territorio.
L’AVVOCATO straripa naturalmente anche con ininterrotte telefonate che rivelano loschi retroscena. La scrittrice Bonaiuto martella i convenuti sulle piaghe dell’Africa e la casalinga Cescon giustifica addirittura le mascalzonate del figlio cosicché l’incontro si trasforma in un vero gioco al massacro nel quale stranamente ognuno può ridere, ma di se stesso. E a quel punto sembra che non soltanto una cena, un interno di famiglia, ma il mondo intero sia retto non più dal Dio della luce, della pace e della fraternità, ma dall’essere che ha sede nel sotterraneo della realtà e forse della nostra coscienza.
E così la commedia si trasforma in dramma.
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