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Agostiniani Rimini

Notizia pubblicata il 04 agosto 2007



Categoria notizia : Musica


La manifestazione, curata dal Settore Cultura del Comune di Rimini, in collaborazione con la Fondazione Federico Fellini, è ormai giunta al termine, finirà infatti martedì 7 agosto, dopo poco più di un mese dal suo inizio.

Gli Agostiniani esaltano il cinema "dentro le mura"

 E un primo bilancio è certamente molto positivo.« I 30 film scelti dagli organizzatori sono stati una scommessa», racconta Marco Leonetti, responsabile della Cineteca di Rimini, «poiché abbiamo voluto privilegiare la qualità e i giovani emergenti, con un'attenzione tutta particolare al cinema italiano d'autore».L'affluenza è stata massiccia: oltre 9000 presenze e a tirare sono stati soprattutto i film italiani.«"Mio fratello è figlio unico", "La sconosciuta", " Saturno Contro", solo per citare alcuni titoli di casa nostra, hanno fatto registrare il tutto esaurito», conferma Leonetti: ciò significa che oltre 600 persone hanno assistito ad ogni proiezione.

Un pubblico riminese, quindi, in netta controtendenza con la "moda" che, ormai da troppi anni, vede prevalere al botteghino solo le grandi proiezioni hollywoodiane, spesso con grandi budget, effetti speciali, ma di scarsa qualità.

Molto utili sono stati anche i questionari che sono stati distribuiti durante alcune serate campione (l'anno scorso erano 5) per conoscere le abitudini al consumo dei partecipanti: oltre ad una indagine di tipo statistico, che vede ad esempio circa il 70% di donne tra gli spettatori, sono altresì indispensabili per conoscere il pubblico degli Agostiniani (gusti, abitudini, livello di istruzione?) e orientare gli organizzatori verso scelte mirate.Grande interesse ha dimostrato, inoltre, l'incontro con i registi, invitati per l'occasione agli Agostiniani per assistere alla proiezione e dialogare con il pubblico: «Questa iniziativa ha raccolto molti consensi», spiega Leonetti, «compatibilmente con le nostre esigenze, e quelle degli autori, l'anno prossimo cercheremo di incrementare il numero dei registi e di potenziare la presenza di giovani artisti emergenti».