Con Aeradria la Cina é più vicina
Notizia pubblicata il 08 gennaio 2008
Categoria notizia : Turismo
Il presidente di Aeradria spa, Massimo Masini, contattato dal "Corriere Romagna", ha spiegato quali saranno le strategie chiave per il futuro. Presidente, gennaio é un periodo di trattative con compagnie e tour operator che condizioneranno il bilancio di tutto l'anno. A che punto é Rimini?
«La novità , sulla quale stiamo concentrando le nostre forze, é il mercato della Cina. Ci piacerebbe trasformare l'aeroporto Federico Fellini in una delle principali porte d'accesso per quella che é indubbiamente la nazione emergente per eccellenza. L'ideale sarebbe un flusso costante di passeggeri con quel Paese, che regalerebbe alla nostra economia un balzo in avanti eccezionale».
Ci sono i presupposti perchè si possa concretizzare la tratta Rimini-Cina?«Non voglio illudere nessuno, dico solo che proprio in queste settimana stiamo lavorando perchè i sogni si realizzino e credo che i risultati ottenuti negli ultimi tempi siano la prova concreta di come non abbiamo disatteso le aspettative. Basterebbe ricordare che con i nostri voli charter siamo diventati la prima porta d'accesso con la Russia, un risultato impensabile fino a qualche anno fa».
Le strategie di mercato punteranno forte anche sui voli di linea low cost, che sembrano raccogliere sempre più consensi tra i passeggeri?« Punteremo a consolidare le rotte esistenti con Easy Jet, Air Berlin, Ryan Air o Touring Fly, e le gettonate destinazioni di Cracovia, Budapest, Vienna, Praga e Berlino. Però chi ha ambizioni come le nostre non può non considerare l'ipotesi di crearne di nuove: il grande successo del volo Stoccolma-Rimini, con Ryan Air, é la prova che stiamo percorrendo le strade giuste. Anche in questo caso, comunque, bisogna muoversi con attenzione: nel settore dei low cost, vige una concorrenza sempre più agguerrita».
La crescita delle tratte e dei passeggeri dove farà arrivare l'aeroporto di Rimini?«I
ntanto lo ha portato ai 500.000 passeggeri di quest'anno. Un risultato di tutto rispetto, soprattutto se considerato che dal 2004 siamo in continua crescita e che nel solo 2006 avevamo 324.000 passeggeri, cioé 50% in meno del 2007. La serie A, parlando in termini calcistici, rimane comunque quel milione di passeggeri, che credo fermamente possano essere raggiunti entro i prossimi tre anni».
(photo by paolo margari)