
La valconca come il 'Chiantishire'. Dalla corte del re di Svezia alla 'reggia' di Mondaino
Notizia pubblicata il 26 agosto 2009
Categoria notizia : Fatti Curiosi
VIA DALLA Spagna per la Romagna, nel borgo antico di Mondaino dove hanno acquistato e restaurato palazzo Scattolari. La passione del consigliere finanziario del Re di Svezia per le cose autentiche e belle lo ha infine portato nel borgo medioevale della Valconca.
«In precedenza - spiega il professor Angelo Chiaretti che bene conosce la famiglia - avevano trovato casa in Spagna, ma non si sono trovati tanto bene, e quando hanno conosciuto Mondaino se ne sono innamorati».
NON SONO gli unici, visto che in precedenza un’altra coppia di architetti svedesi ha deciso di prendere casa nel borgo. Le lingue straniere cominciano a essere protagoniste non solo per le vie del paese, ma anche nella campagna che guarda alle mura del borgo. Gli inglesi sono arrivati da qualche tempo recuperando vecchi casolari.
La Valconca non è la Toscana, ma per il sindaco Fabio Forlani, «qui si sta anche meglio perché la gente è autentica e ospitale, qualità che in Toscana cominciano a perdersi». Mondaino ringrazia anche perché il consigliere del Re di Svezia non ha sventrato l’edificio per farne la propria residenza, ma ha voluto che il palazzotto tornasse alle sue origini. Sono così venuti alla luce antichi affreschi ottocenteschi, i pavimenti in cotto dei secoli scorsi e altre tracce di un passato lontano che porta fino ai romani e al tempo in cui sul colle dove sorge oggi Mondaino, si trovava il tempio di Diana.
«E’ PROBABILE - prosegue Chiaretti - che il palazzo sorga sulle antiche mura malatestiane che avevano tredici torrioni, e nelle fondamenta se ne trova la testimonianza». Mondaino sta recuperando il proprio passato grazie ad alcuni facoltosi e sensibili stranieri. Lavorare per questi mecenati è stimolante, ammette Marcello Cartoceti che ha curato il restauro di palazzo Scattolari. «Poter restaurare e non ristrutturare edifici di questo tipo, dà soddisfazioni. Durante i lavori sono emerse sorprese molto interessanti. Abbiamo potuto lavorare come andrebbe sempre fatto. La cosa più bella è capitata all’arrivo dei proprietari una volta terminati i lavori. Si sono commossi nel vedere cosa era stato fatto.
IL BORGO e la campagna attorno piacciono agli stranieri e anche i costi degli immobili rimangono per ora contenuti rispetto a quanto propone la costa. Si innamorano della qualità della vita di queste parti, del cibo e del vino». Sono stranieri che si sono trovati come a casa propria e chi li incontra dice di trovarli cortesi e gentili. I bambini hanno fatto presto amicizia con i coetanei e la presunta freddezza nordica è diventata un falso mito, come si sono potuti rendere conto gli abitanti di Mondaino. Nel tempo libero dei nuovi arrivati c’è sempre spazio per un giro nelle aziende vinicole locali e non trovandoci nel Chiantishire, rimane una bella soddisfazione vedere il consigliere del Re e tanti inglesi fare il pieno di sangiovese.
IN PAESE c’è già chi vocifera che del grande palazzotto i proprietari ne faranno la propria residenza e parte sarà destinato a bed and breakfast. Nel frattempo, si godono le bellezze dell’entroterra.
«E’ bello - prosegue il sindaco - che arrivino persone straniere con un livello culturale e un gusto che finiscono per dare un valore aggiunto alla nostra terra. Col loro investimento hanno riqualificato una parte di Mondaino.
In parte la nostra terra gode del traino del Montefeltro, ma siamo contenti che quando ci conoscono, poi non se ne vogliono più andare via e si integrano molto bene con chi vive qui da sempre».
Intanto la costa con i suoi lustrini estivi rimane lontana. «Difficilmente apprezzano la riviera. Non decidono di abitare qui per la vicinanza con la costa»