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Guerra per un bicchiere d'acqua I bagnini respingono le accuse: 'Non facciamo ombra ai baristi'

Notizia pubblicata il 10 luglio 2008



Categoria notizia : Turismo


«BAGNINO, mi dà  un bicchiere d'acqua, che devo prendere la medicina?». Enzo Manzi alza gli occhi al cielo e scuote la testa. «E' un continuo: mamme e bambini, anziani e disabili. Vengono a riempire bottiglie, ci chiedono un bicchiere d'acqua: come facciamo a negarglielo? In fondo é un servizio anche questo».

In realtà  per i baristi e i chioschisti della spiaggia di Riccione, e per la Confesercenti che ha sparato a zero ieri sulla questione, i bagnini fanno molto di più: vendono ai clienti l'acqua in bottiglia, qualcuno addirittura offre frutta e popcorn...

« Non ci casco, é la solita storia - attacca dalla sua zona 79 il presidente della cooperativa bagnini di Riccione - Sanno benissimo che non é vero, quelli della cooperativa conoscono perfettamente le regole. Sono accuse prive di fondamento, e noi ci tuteleremo: ho già  avvertito l'avvocato della Cooperativa, nei prossimi giorni risponderemo con un'ufficiale smentita».

Intanto come si fa a restare in silenzio, «davanti a certi attacchi?». «Diciamo la verità  - aggiunge Matteo Giovanardi, del bagno 85 Giulia - é una polemica studiata ad arte, perchè in gioco c'é molto di più di una bottiglia d'acqua: c'é la distribuzione automatica sulle spiagge, uno dei contenziosi aperti dal piano spiaggia, sul quale non a caso pende ancora il ricorso al Tar».

Perchè i bagnini in realtà  non vedono l'ora di poter distribuire bottiglie e altri prodotti, con i distributori automatici. «Ma fino a quando non avremo un'autorizzazione - spiega Cesare Villa, dal bagno 81 - ci guardiamo bene dal farlo. Un conto però é venderla, e un altro é dare un bicchiere o magari riempire una bottiglia ai nostri clienti». «E in ogni caso ogni stabilimento ha la sua fontanella d'acqua potabile - osservano dal bagno 80 - e i bagnani hanno tutto il diritto di usufruirne. Non facciamo nulla di male».

D'altra parte, sono loro stessi, i clienti dei bagni, a spiegare i motivi. «C'é un bar ogni 3 o 4 stabilimenti, e poi l'acqua é carissima: anche noi la compriamo al supermercato, e se c'é bisogno andiamo a riempirla in spiaggia - racconta una turista di Brescia - E adesso bagnino me la riempie questa? Devo prendere la medicina...».

foto di http://www.flickr.com/photos/42903611@N00