Accordo Ryanair Forli La diagnosi di Rusticali: 'Non c'é solo Ryanair nel futuro del Ridolfi' Per il presidente di Seaf l'accordo non é decisivo
Notizia pubblicata il 16 luglio 2008
Categoria notizia : Turismo
TRA bolognesi e forlivesi, ancora formalmente soci nella società aeroportuale del 'Ridolfi', da mesi ormai volano gli stracci . Dirigenti e amministratori (della stessa parte politica) se ne sono dette di tutti i colori e il sindaco bolognese Cofferati é arrivato al punto di inneggiare alle delizie della concorrenza per sostenere l'aeroporto 'Marconi' che vuole 'scippare' a Forlì l'accordo con Ryanair.
La compagnia irlandese leader dei voli a basso prezzo era ad un passo dal fare del 'Ridolfi' una delle sue 'basi' italiane. Poi, all'improvviso, é entrato in gioco lo scalo del capoluogo regionale. Una mossa che, sotto San Mercuriale, é stata vista come una coltellata alla schiena. L'altro ieri la goccia che ha fatto traboccare il vaso: l'assessore comunale Elvio Galassi ha riportato l'anticipazione (smentita poi diplomaticamente da Bologna) che Ryanair istituirà a settembre nuovi voli da Bologna.
Forlì deve dire addio al sogno di ospitare in pianta stabile aerei e officine irlandesi?
«LA TRATTATIVA con Ryanair é ancora in piedi - taglia corto l'ex sindaco cardiologo Franco Rusticali, ora alla presidenza di Seaf - Il 22 luglio a Londra ci sarà un incontro cruciale coi dirigenti della compagnia aerea. I voli da Bologna? Non impensieriscono affatto. Ryanair opera in numerosi scali italiani, non é questo il problema...». Per Rusticali dunque la partita non é affatto chiusa ma dalle sue parole traspare certo un minore tasso di enfasi sull'accordo rispetto a quanto ne é stato elargito finora.
Solo un anno fa il sindaco Nadia Masini e l'allora presidente Seaf Massimo Bucci parlavano del business con Ryanair come della chiave di volta dell'ennesimo ma decisivo rilancio del 'Ridolfi'. E sulla stessa linea si é mosso finora l'assessore all'aeroporto Elvio Galassi. L'obiettivo, proclamato allora, era di incrementare il traffico fino a due milioni di passeggeri annui e azzerare il deficit a cavallo del 2010.
«Finora si é concentrata troppo l'attenzione sull'esito di questo accordo - dice Rusticali - E' un obiettivo che perseguiamo, certo. Ma il destino del 'Ridolfi' non dipende esclusivamente da questo accordo. Stiamo operando positivamente e lo scalo cresce con incremento di voli e passeggeri. Il pareggio nel 2010? Difficile, ma le prospettive sono positive».
Di più il presidente non vuole dire - «Ci sono ancora trattative in corso e di queste cose se ne parla prima in consiglio d'amministrazione» - ma é chiaro che la nuova dirigenza della Seaf non intende più legarsi mani e piedi alla strategia Ryanair. Nel giro di pochi mesi l'aumento del prezzo del petrolio, le difficoltà delle compagnie aerei e l'ondata di ristrutturazioni (a partire dall'ipotesi di fusione Alitalia-Air One) hanno modificato radicalmente il quadro generale.
E l'accordo é comunque oneroso per Seaf: Ryanair chiede un 'bonus' di un milione di euro per ogni aereo stanziato a Forlì. C'é la necessità sì di incrementare il traffico innescando un processo virtuoso che faccia crescere gli introiti delle attività collaterali (dalla ristorazione ai servizi, al turismo), ma assumono sempre più importanza anche le strategie finanziarie e gestionali.
LA SEAF ha registrato nel 2007 un passivo di 3,7 milioni di euro, ripianati al solito dalle casse pubbliche. Se il pareggio di bilancio non appare più un obiettivo facilmente raggiungibile in due-tre anni, i soci pubblici (in primis il Comune) hanno ora la necessità di trovare partners privati o addirittura nuove formule gestionali che possano contribuire ad assestare la situazione finanziaria. Ed é questa infatti la direzione in cui ci si sta muovendo sotto traccia in questo periodo.
(foto di http://www.flickr.com/photos/occhiovivo)