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La Pausa Pranzo Ci Danneggia Il Ministro Rotondi Mette A Dieta I Lavoratori

Notizia pubblicata il 24 novembre 2009



Categoria notizia : Fatti Curiosi


Per Il Ministro Rotondi 'è un rito che blocca l'Italia'. Ma poi precisa: la mia non è una proposta per abolirla

Alla fine è stato costretto a chiarire che non si trattava di una proposta bensì di una semplice opinione, o meglio di una provocazione. Le sue parole sulla pausa pranzo, una 'ritualità che blocca l'Italia' e un 'danno per il lavoro ma anche per l'armonia della giornata' avevano provocato la risposta piccata dei sindacati e l'ironia degli avversari politici. Quella rilasciata
al programma Web KlausCondicio era un'intervista strutturata in modo da non alimentare tensioni nella maggioranza. Ma alla fine Gianfranco Rotondi, il ministro per l'Attuazione del programma di governo, ha finito per toccare un tema sensibilissimo per i lavoratori.
E ha sottolineato come 'chiunque svolga un'attività in modo autonomo abolirebbe 'il rito del mezzogiorno perchè le ore più produttive 'sono proprio quelle in cui ci si accinge a pranzare'. Certo non è possibile 'imporre ai lavoratori quando mangiare' ma si potrebbe 'distribuire la pausa in modo diverso' come avviene in altri Paesi europei. E se fosse possibile rinunciare alla pausa pranzo e uscire un'ora prima 'se ne avvantaggerebbero la produttività e la famiglia del lavoratore'.

PRONTO E' ARRIVATO il commento del segretario della Cisl, Raffaele Bonanni: 'Quando pranzano, i lavoratori lo fanno in maniera molto frugale, quasi sempre un panino o qualcosa del genere. Se Rotondi vuole dare il buon esempio, lo dico con simpatia, non vada più alla buvette e i lavoratori italiani ne seguiranno l'esempio'. Poco dopo il ministro ha chiarito il suo pensiero attraverso una nota:
'Non ho fatto nessuna proposta di abolire la pausa pranzo, ho solo detto che io l'ho abolita da vent'anni e lo stesso consiglio alla Camera dei Deputati, perchè quella è l'ora in cui si lavora meglio'. Un concetto, questo, ribadito anche nel pomeriggio insieme all'idea di cancellare lo stop di tre ore a Montecitorio e di chiudere la buvette, che costa tanto e 'fa ingrassare' i parlamentari. 'Mi rifiuto di considerare necessaria - ha detto il leader della Dc per le Autonomie - una pausa pranzo di tre ore per tre giorni che si vota in Aula' lavoriamo di continuo e aboliamo mense e ristoranti che alla gente danno tanto fastidio'. Per il segretario della Uil Angeletti è evidente che Rotondi 'non ha esperienza diretta di un lavoro di otto ore di seguito in azienda, fabbrica o ufficio dove le persone non possono gestirsi tempo o lavoro. In certe condizioni dire ognuno fa come gli pare è una battuta, semplicemente perchè non si puo fare'. Fulvio Fammoni, segretario confederale della Cgil, ha bocciato l'ipotesi come 'un'antica ricetta della cucina dello sfruttamento' alla quale sarebbe meglio 'non fare troppa pubblicità'. E mentre Antonio Borghesi dell'Idv ha parlato di una 'barzelletta', Barbara Saltamartini del Pdl ha lanciato l'invito a rivedere 'la flessibilità degli orari' per andare incontro alle esigenze di donne e famiglie. 'Ma Rotondi ha mai lavorato?', si è invece chiesto Gianni Pagliarini del Pdci

foto by: http://www.flickr.com/photos/skrb/