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E su Romagna doc ecco il battesimo col Sangiovese

Notizia pubblicata il 14 aprile 2009



Categoria notizia : Fatti Curiosi


AL RECENTE Vinitaly, il Consorzio Vini di Romagna ha presentato il suo magazine semestrale Romagna Doc, giunto al tredicesimo numero.

Presenta tra l’altro articoli riguardanti il Faentino avendo come punto di riferimento il dialetto romagnolo.

Ogni numero viene infatti dedicato a un aspetto caratteristico della Romagna, approfondito seguendo il filo dell’uva e del vino; dopo il Passatore, la via Emilia, l’ospitalità e le minestre è la volta del dialetto nelle sue diversità territoriali e temporali. Giordano Zinzani, presidente del Consorzio illustra i termini dialettali del vino diffusi nel Faentino a metà ‘800, confrontandoli con quelli di oggi e rilevando come i termini di quel tempo si riferissero in prevalenza a difetti o negatività del vino, mentre oggi tendono a mettere in evidenza gli aspetti positivi, a testimonianza della qualità raggiunta dai vini romagnoli. Elio Pezzi, nel suo scritto dedicato al vino in versi romagnoli, ricorda i poeti faentini Giovanni Nadiani e Ugo Piazza.

Lo scrittore casolano Cristiano Cavina è presente con il racconto ‘Il battesimo’ col Sangiovese in cui, usando termini dialettali italianizzati, ricorda la tradizione di famiglia di battezzare tutti i maschi, facendo loro suggere qualche goccia di Sangiovese: così è stato per suo zio Paolo, così è stato per lui e così ha fatto col figlio Giovanni.

foto by http://www.flickr.com/photos/427/