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Nuovi centri commerciali via libera dalla Provincia

Notizia pubblicata il 08 luglio 2009



Categoria notizia : Fatti Curiosi


NUOVI GRANDI centri commerciali in arrivo. E strada ancora più in discesa per l’outlet che sorgerà a Faenza.

Il Consiglio provinciale ha approvato ieri a maggioranza, col voto contrario di FI-Pdl e l’astenzione di Rc, l’adozione della variante normativa al PTCP (Piano teritoriale di coordinamento provinciale) della Provincia di Ravenna in materia di commercio al dettaglio, che definisce il nuovo ‘Range di variazione’ per la programmazione delle grandi strutture commerciali.

La quantità di superficie prevista per nuove grandi strutture commerciali ammonta a 69mila metri quadrati. «Con l’accordo di pianificazione tra la Regione — ha spiegato il presidente Giangrandi — dà atto alla Provincia di aver seguito una procedura corretta e di aver posto obiettivi del nuovo range condivisibili e coerenti quali il rafforzamento dell’intero settore, l’innovazione e l’ammodernamento della rete». «Particolare attenzione — ha sottolineato Giangrandi — è rivolta al mantenimento dell’equilibrio tra le diverse forme distributive e tra le diverse aree del territorio, alla valorizzazione del ruolo dei centri storici e dei centri commerciali naturali, e alla tutela e promozione del ruolo della piccola e media impresa commerciale».

Con questo atto si avvia la procedura che porterà entro l’anno all’approvazione dello strumento di programmazione. Giangrandi però non convince tutti. Roberto Bolognesi, capogruppo di Rifondazione si astiene perché «nonostante elementi nuovi e positivi, è un piano che mal si colloca nell’attuale fase economica». Contrario Francesco Villa (FI) che parla di «colpo mortale» per le attività faentine mentre il suo capogruppo Vincenzo Galassini punta il dito contro la logica della proliferazione di aree commerciali «che ha intasato la via Emilia».

SUL PIEDE di guerra le associazioni di categoria, Confsercenti e Ascom-Confcommercio, che rilevano come «l’unica novità è l’approvazione di un ordine del giorno che raccomanda una graduale e pluriennale attuazione del Piano». La Provincia, denunciano «non ha tenuto conto, né delle forti osservazioni espresse dalle nostre Associazioni e dalle Associazioni agricole provinciali, né della fase di evidente contrazione dei consumi e della minore redditività delle imprese esistenti». Il saldo delle imprese commerciali del primo trimestre 2009 tra imprese cessate e iscritte registra, infatti, una differenza negativa di 81 aziende.

«Calano i servizi alla popolazione in particolare nel forese — continuano le associazioni — e contemporaneamente si vogliono concedere e autorizzare nuove grandi strutture (quasi il triplo degli ultimi trienni)». La Confesercenti e l’Ascom-Confcommercio della Provincia di Ravenna, che si sono battute con forza per la modifica della proposta della Provincia, preannunciano, fin da ora, «nuove iniziative anche nei confronti dei Comuni interessati dagli insediamenti insieme alle proprie prossime osservazioni alla variante fuori luogo, adottata dal Consiglio provinciale».

foto by http://www.flickr.com/photos/ilriccio/