Verso i ‘pruriti’ della ragione
Notizia pubblicata il 20 luglio 2009
Categoria notizia : Cultura
È LUNGO assai il cammino di Pesaro attraverso i secoli: per passare, assieme a tutto il Ducato di Urbino, dalla devoluzione allo Stato della Chiesa (1631) all’epoca dell’Illuminismo
Ci ha messo ben due tomi del IV volume della storia cittadina che Fondazione e Cassa di Risparmio di Pesaro e Comune stanno portando avanti da anni per la collana «Historica Pisurensia». Il primo ha visto la luce nel 2005, il secondo (di mole praticamente doppia) è sul rettilineo d’arrivo per giovedì prossimo (23 luglio, ore 18 nell’Auditorium di Palazzo Montani Antaldi).
A presentare quello che ufficialmente s’intitola «Pesaro dalla devoluzione all’illuminismo (volume IV, tomo II, Marsilio Editore, 2009) saranno giovedì il professor Antonio Brancati — che coordina la redazione del progetto con Guido Arbizzoni e Maria Rosaria Valazzi, con la collaborazione di Giorgio Benelli — e Riccardo Paolo Uguccioni, presidente dell’Ente Olivieri. In circa 500 pagine si attraversa in pratica quell’oltre secolo e mezzo che ha visto noi pesaresi diventare prima fedeli sudditi della Chiesa e poi cominciare a sentire i primi pruriti della ragione illuministica che doveva condurci al 1800 e all’Italia unita. La «vicenda» del volume si apre con un Ducato diventato sempre più languido, con la corte che — come scrive Arbizzoni sollevando il sipario — trascinava i «suoi ultimi anni nella ritiratezza di Casteldurante, mentre, ancora in vita Francesco Maria, si avviava il cambio di governo...».
E infatti, felici come pasque, i nostri avi, «in un profluvio di mitologiche iperboli» salutavano «con piaggeria» l’arrivo in città del primo legato pontificio, il cardinale Antonio Barberini: «Ed or che novo Regno al Ciel riviene / degli Stati d’Isauro, / che al Monarca Divino il peso aggiunge...». Ma pensa te. Dentro le pagine di questo libro, corredate di ottime immagini, ci stanno tutti gli aspetti e i connotati della vita pesarese di quel tempo: attività letteraria, storiografia e patrie memorie, stampa, scoperte archeologiche, musica, scienze fisico-matematiche, maiolica e ceramica, scultura e poi i grandi, da Simone Cantarini a Gianandrea Lazzarini e compagnia illustre.
Tutto affidato alla scienza e alla bravura di una nutrita serie di studiosi pesaresi, profondi conoscitori di noi e delle nostre cose. Attenzione: l’ingresso è libero fino ad esaurimento di posti, gli intervenuti potranno ritirare una copia del volume con una offerta per le Opere di don Gaudiano.
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