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Descrizione dell'Evento

Il tema, che percorre in vario modo il Festival, è la traccia obbligata di una sezione speciale di performance e interventi a sorpresa inediti, da rappresentarsi in luoghi inusuali, su prenotazione, per pochi spettatori.

Gli artefici di questa sezione, denominata selvatici incontri, sono Antonella Bertoni, Bernardo Lanzetti e Alessandro Nidi, Gyula Molnàr, Carlo Rossi, e Morello Rinaldi del Teatro delle Briciole.Il Festival si svolge al Teatro al Parco, che ospita eventi in ogni suo spazio dalle 8 del mattino a dopo mezzanotte. Insieme alle due sale, gli artisti esplorano e rendono palcoscenici improvvisati tanti luoghi inusuali, stimolando un nuovo rapporto tra lo spettatore e lo spazio della rappresentazione. Il Teatro Cinghio a Parma, il Teatro Comunale di Fontanellato e il Teatro Magnani di Fidenza si aggiungono come sedi delle rappresentazioni.Un nuovo importante progetto di “Zona Franca” è costituito quest’anno dal Premio “Scenario Infanzia”, concorso rivolto a giovani artisti chiamati a presentare un lavoro per ragazzi. Si tratta di una nuova filiazione del Premio Scenario, prestigiosa competizione da cui sono emersi nel corso degli anni alcuni dei nuovi talenti della scena italiana. La premiazione avverrà il 17 novembre al Teatro al Parco.Per venire al programma, l’edizione 2006 accentua il carattere interdisciplinare della manifestazione, da sempre occasione unica per conoscere in una volta tanti generi e linguaggi della ricerca teatrale rivolta all’infanzia: dalla narrazione alla sperimentazione sull’immagine, dal teatro d’oggetti al nuovo circo, dalla danza alla clownerie. Moltissime le novità: quattro prime nazionali, cinque prime assolute. Di spicco gli spettacoli internazionali, tutti presentati per la prima volta in Italia. A cominciare dai francesi Trafic de Styles con Le poids du ciel, energica fusione di nuovo circo, hip hop e teatro d’oggetti per evocare il desiderio del volo e le cadute di quattro personaggi, tra gusto per il burlesco e amore per la filosofia. Molto atteso il ritorno del Théâtre de Cuisine, storica compagnia francese che presenta un’Anthologie du theatre d’objet, summa antologica del teatro d’oggetti nei suoi vertici espressivi, “da rappresentare in qualsiasi luogo dove ci siano sorrisi”. Quest’anno è poi rappresentata anche l’Europa mediterranea, con la più importante formazione portoghese di teatro ragazzi, Teatro o bando, autrice di una versione lusitana della fiaba italiana “Cecino e il bue”, Grão de bico, ambientata in una tenda e virata su un utilizzo giocoso e innovativo del video: la scena è il corpo stesso dell’attore, le cui parti, riprese da una telecamera in tempo reale, costruiscono la fantasiosa sequenza visiva delle scene della fiaba. Moltissime le prime assolute: L’amico immaginario, nuovo lavoro del Teatro delle Briciole, scritto e diretto da Quintavalla e Stori e dedicato alla relazione che il bambino intrattiene con un compagno creato dalla sua fantasia, uno spettacolo comico-filosofico per tre attori “fuori taglia”; Giufà di Marcello Chiarenza, storia tragicomica di un idiota baciato dalla fortuna, personaggio comune a molte culture; Cent$, un progetto di Roberto Corona con la regia di Gigi Gherzi, che racconta il denaro nella percezione dei bambini; Il nuvolo innamorato, fusione ad opera di Carlo Ottolini di due fiabe di Nazim Hikmet, grande poeta turco del secolo scorso; Per un attimo, spettacolo sul tempo, sulla velocità e sulla lentezza, che Giallo Mare Minimal Teatro ha concepito a partire dalle sollecitazioni di Margherita Hack; la prima italiana, dopo il debutto in Grecia, de La regina delle nevi del Teatro Kismet OperA, storia di un’iniziazione dura alla vita tratta dalla fiaba di Andersen; Gigi del Teatro all’Improvviso, esplorazione del mondo attraverso i sensi e gli elementi naturali. Vedremo all’opera due neoformazioni: Rodisio, di stanza a Parma, racconta ne Il lupo e la capra la “storia di due ribelli inconsapevoli e quindi di un’utopia”; Teatro a Pedali invece affronta Il giro del mondo in 80 giorni di Verne con le armi della clownerie e della commedia dell’arte. L’apertura del festival spetta all’anteprima di SACCO&VANZETTI loro malgrado, nuovo lavoro di Oda Teatro – Il Cerchio di gesso, una “tragedia normale” che racconta di come intolleranza e pregiudizi possano irrompere nella vita di due persone “comuni”.

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