Yugen O dell'incanto sottile

Lo spettacolo intende portare in scena le numerose 'visioni' culturali del Giappone attraverso un dialogo tra le tradizioni teatrali nipponiche e occidentali.
In particolare si vuole rendere omaggio all'opera teorica e drammaturgica di Zeami Motokiyo componendo brani e vicende tratte da alcuni fondamentali testi giapponesi - Heike monogatari, Konjaku monogatari, Genij monogatari, Ko-ji-ki e altri ancora – i cui echi hanno da sempre nutrito la drammaturgia del teatro nō. Saccheggiando la poderosa epopea buddhista dell'Heike monogatari, sapientemente ritmata sull'implacabile scontro tra i Taira e i Minamoto, smarrendosi tra i mille anfratti prodigiosi e commoventi del Konjaku monogatari, generati dalla fantastica e transgeografica matrice del «c'era una volta», inseguendo le iridescenti tracce del «principe splendente» Genji fissate nell'arazzo fascinoso e aristocratico del Genij monogatari – sempre in bilico tra «armi» ed «amor», «cortesie» ed «audaci imprese», come nel più prezioso dei romanzi cortesi –, interrogando i raffinati segreti straniati dei ‘diari' di Murasaki Shikibu o di Sei Shonagon, o meditando sui sacri misteri shintoisti del Ko-gi-ki, con tutti i sensi vigili a cogliere fragranze e cromatismi, sensi e sapori e armonie, dolcezze e asperità  del fiore superbo del teatro nō, ma ad un tempo facendo pure tesoro delle millenarie tradizioni delle scene d'Occidente, «YÅ«gen» o Dell'Incanto sottile si propone di affabulare in scena le complesse e cangianti ‘visioni' culturali del Giappone, recitando altresì il lungo dialogo serrato ‘in traduzione' tra i teatri nipponici e i nostri palcoscenici

Foto di Dirby