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Wusme: le piccole e medie imprese si danno appuntamento a San Marino

dal 21 al 23 aprile 2010

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San Marino Altro

Descrizione dell'Evento

San Marino ospita la prima Unione Mondiale delle Piccole e Medie Imprese, il WUSME (World Union of Small and Medium Enterprises).

Delegati delle organizzazioni che supportano le Piccole e Medie Imprese provenienti da oltre 50 Paesi di Africa, Asia (Cina compresa), Europa, America Latina, USA, Federazione Russa, insieme ad Agenzie Governative, Camere di Commercio e Industria, organizzazioni imprenditoriali femminili e banche parteciperanno alla Conferenza Internazionale di fondazione del WUSME che si terrà a San Marino dal 21 al 23 aprile 2010 presso il Best Western Palace Hotel.

L’obiettivo principale della Conferenza sarà la costituzione di un’Organizzazione Mondiale delle Piccole e Medie Imprese, comprendente Organizzazioni, Istituzioni finanziarie ed esperti specializzati in strategie ed azioni per lo sviluppo delle PMI e dell’Artigianato in tutto il mondo.

Una grande opportunità di promozione a livello internazionale per la Repubblica di San Marino, che diventerà punto di incontro, confronto, scambio e discussione sulle varie tematiche legate allo sviluppo delle Piccole e Medie Imprese.

Secondo recenti stime della Banca Mondiale ci sono al mondo circa 500 milioni di imprenditori, il 99% dei quali sono piccoli imprenditori.

Il numero fluttua a seconda degli alti e bassi dei cicli economici. Sebbene dall’inizio di questo anno si avverta una significativa ripresa dell’economia, non si può parlare ancora di un recupero definitivo.

MILIONI DI PICCOLI E MEDI IMPRENDITORI NELLA TRAPPOLA DELLA POVERTÀ

A causa della crisi circa 14 milioni di persone, tra le quali milioni di piccoli imprenditori, principalmente nei Paesi meno sviluppati, si impoveriranno nel 2010.

Molti dei risultati ottenuti negli anni recenti volti a facilitare il business delle PMI nel mondo e a ridurre la povertà in un numero limitato di economie privilegiate hanno seriamente messo a repentaglio la sopravvivenza di molte imprese, a causa di una contrazione della domanda per l’export delle PMI, per prezzi crescenti dell’energia e dei prodotti alimentari, per la caduta dei prezzi dei beni di consumo, per significative riduzioni degli investimenti stranieri e una generale riduzione della liquidità.

La forte interdipendenza tra le economie mondiali ha dato luogo ad una crisi economica globale e ad una tragedia umana.“Comunque, sebbene non ci siano motivi per essere troppo pessimisti – ha dichiarato Gian Franco Terenzi, Presidente della Conferenza – possiamo già intravedere una luce all’orizzonte dal momento che le economie sono in fase di recupero e i nostri imprenditori stanno tornando ad interessarsi al business con nuove, brillanti idee e innovazioni: attenzione all’ambiente, nuove tecnologie per ridurre gli sprechi di energie, nuove opportunità per la tutela della salute, battaglia contro i cambiamenti climatici, agro-industrie, ecc… sono solo alcuni degli esempi tra i molti che potrebbero essere citati”.

Alla scoperta di nuove strade: gli imprenditori contribuiscono in modo accertabile all’occupazione e al Prodotto Interno Lordo (PIL)Recenti ricerche empiriche (“Entrepreneurship and the Business Cycle”, Prof. P.D. Koellinger and Prof. A.R. Thurik, Erasmus School of Economics, Erasmus University, Rotterdam) basate sui rapporti del Osservatorio sull’Imprenditore Globale e su quelli della Banca Mondiale, sembrano provare, per la prima volta nella storia, che il contributo delle PMI all’occupazione è misurabile.

Nel mondo degli affari, le PMI rappresentano un’importante fonte di innovazione e contribuiscono alla creazione di ricchezza e di entrate tributarie per i governi.Le PMI costituiscono un’importante fonte di forniture locali e di servizi per le imprese maggiori.
Gli ostacoli che si frappongono al finanziamento delle PMI in tempi di crisi sono uno dei motivi per cui gli imprenditori si vedono costretti ad interrompere il loro business con impatti negativi sull’occupazione e sul PIL” – ha dichiarato Norbert Knoll-Nornhoff, Segretario della Conferenza e Professore di Economia e Politiche Fiscali in un’Università americana.

Le tasse sulle transazioni e la micro-finanza: gli strumenti per la prevenzione delle crisi e lo sviluppo delle PMI
Le previsioni del prof. Norbert Knoll-Nornhoff fanno emergere che in tempi di crisi le PMI non possono contare solo sull’aiuto del Governo e sul supporto finanziario.

Di fronte a pesanti deficit di budget e al pubblico risentimento, tutti i paesi del mondo compresi gli Stati Uniti e l’Unione Europea devono imporre al più presto imposte sulle transazioni finanziarie, basate sulla proposta del premio Nobel James Tobin.

Il reddito potenziale di questo tipo di imposizione è altissimo.

Un tasso di imposizione dello 0,005% potrebbe generare circa 15 miliardi di dollari all’anno, dei quali un sostanziale importo potrebbe essere stanziato per promuovere lo sviluppo economico internazionale e impedire la bancarotta delle PMI in tempi di crisi finanziaria.

ll presidente Terenzi ne è convinto e dichiara: “La microfinanza si è dimostrata un formidabile strumento per la battaglia per la sopravvivenza delle PMI in tempi di crisi e per un loro ulteriore sviluppo. L’accesso a un certo numero di servizi di microfinanza, risparmi, prestiti e trasferimenti di moneta consente alle famiglie povere di investire in imprese, in una migliore nutrizione, in più accettabili condizioni di vita e nella salute ed educazione dei i loro figli. Le micro-imprese e i piccoli business contribuiscono in maniera rilevante allo sviluppo del settore privato e dell’occupazione in molti Paesi in via di sviluppo.

“Immediatamente dopo la fondazione del WUSME invieremo delegazioni all’International Finance Corporation della Banca Mondiale, all’Unione Europea e alla Banca Grameen del vincitore del premio Nobel, Prof Muhammed Junus, con lo scopo di ricevere aiuti per incrementare la microfinanza del WUSME” – ha detto il presidente Terenzi.

Ci sono forti indicazioni per essere ottimisti circa la capacità del WUSME di raggiungere i suoi obiettivi che devono essere fissati nella Conferenza dei prossimi giorni. I partecipanti ci credono. E all’unisono affermano: “Il successo è portata di mano”.

Lo stesso Terenzi conferma questa fiducia, quando afferma che: “Dobbiamo aiutare i paesi meno sviluppati per sollevarli dalla povertà, questo avverrà nella misura in cui i governi si apriranno a nuove sfide utilizzando la propria capacità nel valorizzare le risorse che il territorio può offrire, ma non ci potrà essere progresso e sviluppo se al centro delle azioni non troviamo le PMI e l’uomo, che con il suo ingegno, con il suo sapere con la sua volontà può dare quell’impulso che nella collettività si esprime in democrazia economica

Luogo dell'Evento e gli Hotel nei dintorni