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La Bisbetica Domata tratto dal romanzo di Shakespeare in atto al Teatro Novelli di Rimini

dal 16 al 18 novembre 2010

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Rimini Altro

Descrizione dell'Evento

In una Padova re-inventata dall’autore, viene descritta la vigorosa conquista dell’irrequieta Caterina da parte del caparbio Petruccio, avventuriero veronese, che sposa e soggioga l’intrattabile Caterina di Padova, attirato soprattutto dalla sua dote. Non tutti sanno però che il testo shakespeariano è contenuto in una cornice che rende i due protagonisti personaggi di una rappresentazione teatrale cui altri personaggi assistono in scena. Una commedia nella commedia, quindi.

Shakespeare, in quest’opera pubblicata per la prima volta nel 1623, a sette anni dalla sua morte, dimostra la sua particolare sensibilità critica nei confronti del ruolo della donna del suo tempo, analizzando con grande abilità la psicologia femminile.

Sly e un paggio si siedono a vedere una rappresentazione di attori girovaghi dal titolo 'La bisbetica domata'. Dopo la prima scena Sly scompare.
Battista Minola, un gentiluomo di Padova, ha due figlie: la più vecchia, Caterina, conosciuta per la sua scontrosità, e la più giovane, Bianca, al contrario nota per la sua gentilezza ed obbedienza. Bianca possiede due corteggiatori , Gremio (un uomo di mezz'età) ed Ortensio, mentre Caterina non ne ha alcuno. Quindi Battista decide di allontanare Bianca dalla società finché Caterina non sarà sposata.

Intanto Lucenzio, un giovane pisano, vede Bianca e si innamora perdutamente di lei, mentre Gremio ed Ortensio uniscono le loro forze per trovare un marito a Caterina. Quando Petruccio, un amico di Ortensio, arriva a Padova in cerca di moglie, essi gli parlano del brutto carattere di Caterina, ma anche del suo denaro: Petruccio decide all'istante di volerla sposare. Nel frattempo Lucenzio si è scambiato d'abito con Tranio, il suo servo, per diventare il tutore in letteratura di Bianca. Nello stesso modo Ortensio si traveste da tutore di musica e promette a Petruccio di introdurlo in casa di Battista.

I fatti successivi aiutano Petruccio nel suo disegno ed il matrimonio viene fissato. Il giorno del matrimonio, Petruccio arriva alla cerimonia vestito molto squallidamente e rifiuta di restare al banchetto, con grande rammarico di Caterina, che parte con il suo sposo. Nel frattempo, la corte di Lucenzio verso Bianca procede bene.
Petruccio e Caterina conducono una vita molto modesta, in cui la povera ragazza è costretta dal marito ad una serie di privazioni e di umiliazioni che piegano a poco a poco il suo ostinato carattere e la rendono sempre più accondiscendente.
Al termine dell'opera vi è uno smascheramento generale: Bianca sposa il suo Lucenzio ed Ortensio una ricca vedova. Dopo una discussione, viene proposta alle tre mogli una professione di obbedienza: Bianca e la vedova rifiutano, mentre Caterina obbedisce e legge alle altre due l'elenco dei loro doveri.

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