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Rbr Dance Company in Varietas Delectat omaggio ad Antonio Salieri al Teatro Nuovo di Ferrara

il 31 dicembre 2011

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Ferrara Piazza Trento e Trieste, 52  -  Ferrara

Info: 0532 240180

Descrizione dell'Evento

Varietas delectat è una citazione latina scritta da Antonio Salieri a commento del suo dramma per musica Armida del 1771, definito dal compositore legnaghese “di stile magico-eroico-amoroso toccante il tragico”

31 dicembre 2011

Rbr Dance Company in

Varietas Delectat

omaggio ad Antonio Salieri

DURATA –  80 minuti più intervallo 

REGIA – Antonio Giarola

COREOGRAFIE – Cristiano Fagioli e Cristina Ledri

DANZATORI – n° 9 – Cristina Ledri, Gelsomina Di Lorenzo, Alessandra Odoardi, Ylenia Mendolicchio, 

Angelo Egarese, Dorian Mallia, Mimmo Miccolis, Vincenzo Gambuzza, Antonio Minini

MUSICHE – Antonio Salieri

IMMAGINI – Antonio Giarola e Cristiano Fagioli

DISEGNO LUCI – Andrea Grussu

COSTUMI – Renato Gastaldelli, Cristina Ledri

Varietas delectat è una citazione latina scritta da Antonio Salieri a commento del suo dramma per musica Armida del 1771, definito dal compositore legnaghese “di stile magico-eroico-amoroso toccante il tragico”  (non a caso lo spettacolo inizia con l’ouverture di quest’opera); e  pochi sanno che realmente esso ha scritto più volte di essere ricorso  alla commistione di stili musicali nel comporre le sue opere. Un metissage,  per usare un termine di moda, che rende Salieri antesignano allora ed  estremamente attuale oggi che è in corso la sua riscoperta dopo le  diffamanti insinuazioni di Puskin messe in musica da Rimskij-korsakov e  riprese prima in teatro da Peter Shaffer e poi nel celebre film di Milos  Forman che ne aveva fatto addirittura un’icona dell’invidia e della  mediocrità.
Nulla di più falso. Ma anche se nessun  storico si azzarderebbe oggi a sostenere fantasiose ed oscure teorie  “noir”, il danno è stato fatto ed è ora compito di istituzioni come la Fondazione Antonio Salieri restituire dignità alla sua immagine attraverso la valorizzazione delle sue opere musicali.

NOTE DI REGIA

Leggendo uno scritto della studiosa Elena Biggi Parodi in merito alle  opere di Antonio Salieri nel quale veniva dottamente evidenziato,  attraverso vari esempi, come il compositore amasse contaminare i generi,  facendone perciò emergere la contemporaneità, mi è sembrato che questo  fosse - meglio di ogni altro - l’argomento più interessante da  sviluppare oggi in cui il matrimonio tra i generi estetici più disparati  “funziona” perché permette fruizioni artistiche di nuova generazione.  Ciò non significa che sia solo questa la strada da percorrere per  riscoprire le opere di un autore, anzi, ma semplicemente che anche  questa è una delle tante vie per farlo. Mi sono domandato perché non  dovesse essere stimolante “giocare” proprio sul diletto che Salieri  trovava nell’unione dei generi musicali; magari amplificandone la  portata attraverso tecniche di racconto poetico-visivo che basino  primariamente la propria capacità drammaturgica sul movimento del corpo.  E’ con questa visione che nasce lo spettacolo Varietas Delectat; nasce  dalle stesse sue parole e da alcune delle sue composizioni, scelte con  Cristiano Fagioli, Cristina Ledri e la complicità di Elena Biggi Parodi  tra l’immenso repertorio salieriano, unicamente con un criterio  emozionale che ci ha dilettato ascoltandole e riascoltandole più volte  per lasciarci poi imbrigliare tra i colori che noi cercheremo di  restituire attraverso un contrappunto visivo tecnologicamente  all’avanguardia ma volutamente classico poiché ispirato ad un altro  grandissimo veneto: Antonio Canova coevo di Salieri ed anch’esso  emigrato, in questo caso a Roma, dove ha ottenuto la fama che lo ha reso  universalmente celebre. Le immagini di alcune sculture del Canova e la  potenza espressiva di certi particolari si coniugano, a nostro avviso,  con la magnificenza e lo stesso neoclassicismo che traspare dalla musica  di Salieri che abbiamo scelto. In alcuni casi sono brani d’opera, nati  per raccontare storie eroiche, magiche e mitologiche, in altri musiche  scritte con fervore religioso o virtuosismo tecnico; eppure tutte  insieme diventano, nella loro varietas e attraverso il nostro sguardo  incantato di semplici poeti, un ulteriore omaggio ad un grande  compositore verso il quale la storia della musica ha un debito di  riconoscenza immenso, la cui riscoperta è solo all’inizio e alla quale  vorremmo dare il nostro piccolo contributo.

Antonio Giarola

ANTONIO GIAROLA

Laureato in drammaturgia al DAMS di Bologna è poeta e scrittore  teatrale ed ha al suo attivo molti testi, alcuni dei quali, illustrati  dal fotografo Marco Bertin sono in distribuzione mondiale. Direttore  Artistico di molti eventi veneziani tra cui gli spettacoli di piazza del  famoso carnevale, la regata storica ed alcune tra le più prestigiose  feste private, Antonio Giarola ha curato la regia di molti spettacoli  internazionali equestri, di varietà, dinner-show e teatro-circo che gli  sono valsi l’inserimento nel Dizionario dello Spettacolo del ‘900 edito  da Baldini & Castoldi. Ha inoltre collaborato con la Fondazione  Arena di Verona per l’allestimento di alcune opere liriche. E’  condirettore del Salieri Opera Festival di Legnago.

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