Vagando di ArtE in aRte
dal 22 marzo al 02 aprile 2009
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La rassegna Vagando di Arte in Arte
promossa dall'Associazione ATASH torna con la sua seconda edizione con
alcune novità importanti. La prima è che nella mappa degli eventi si è aggiunta
la città di Parma: l’entrata della Casa Cantoniera ( grazie alla partecipazione dell'APS Quilombo) dimostra che la rete può crescere diventando una grande opzione d’orientamento e continuando ad intrecciare altri nodi sul territorio emilano romagnolo. L'altra è rappresentata dall'inserimento della rete dei Laboratori Hip Hop della regione, che negli ultimi anni sono riusciti a creare uno spazio artistico per molti gruppi emergenti in regione mettendoli in relazione con artisti affermati della
scena e producendo un percorso di ricerca artistica sul linguaggio giovanile. E' proprio la ricerca di nuove forme di narrazione della realtà e soprattutto le forme contemporanee dell'intreccio tra arte, attivismo e solidarietà che questa seconda edizione di Vagando di arte in arte vuole cercare di problematizzare insieme agli artisti coinvolti. Per ideare la rassegna si è partiti infatti dal alcune domande per noi centrali rispetto alla produzione artistica della regione. Come funziona oggi l'arte attivista? Qual è, una volta abbandonata ogni retorica avanguardista, la posizione dell'arte e degli artisti rispetto ai movimenti? Uno dei grandi problemi della democrazia, e di tutto l’Occidente in generale, è la svalutazione del desiderio che è
il primo motore dell’autovalorizzazione dell’individuo e dell’autoproduzione.
Il lavoro “vivo”, la creatività e la fantasia non sono mai omologati e rispondono alla ricerca continua della soddisfazione dell’anima e del corpo.
Per indagare su questi temi che intrecciano diverse forme artistiche, la rassegna è stata divisa in cicli: teatro, danza, musica, letteratura, e arti visive.
E proprio questo percorso si inseriscono gli spettacoli in programma a partire dall'anteprima dello spettacolo di Teatrino Clandestino, appena approdato negli spazi del Teatro San Leonardo di Bologna, che presenterà al Tpo di Bologna il 26
febbraio e al Lab. Aq16 di Reggio Emilia il 28 febbraio, “Comune Spazio Problematico” di Fiorenza Menni e Pietro Babina. Un’applicazione antidisciplinare, di pensieri prodotti dall’esperienza del viaggio e di quell’esperienza è l’estensione ad una forma assembleare di cui le parole sono lo strumento musicale, sono il suono dei concetti.
Mentre con il monologo “Mamiferi e Papiferi.studio” di e con Lorenza Franzoni si cercherà con ironia una spiegazione di tutti i fenomeni sociali, politici e religiosi che attraversano la società. Lo spettacolo sarà presentato il 24 febbraio a Bologna, il 4 marzo a Reggio Emilia per finire il 25 marzo a Parma.
Il ciclo danza vedrà uno studio della Compagnia di danza Vi-Kap, residente al Tpo di Bologna, che presenterà il risultato di un laboratorio sperimentale di danza e teatro fisico condotto da Anna Albertarelli. Visioni sulla sessualità, la corporeità e la disabilità. Una perfomance che inaugererà la rassegna a Bologna il 21 febbraio.
La musica sarà affrontata a partire dall'esperienza dei Laboratori Hip Hop dell'Emilia Romagna, nati all’inizio del 2008 dall’esigenza di coinvolgere ragazze e ragazzi che si sono avvicinati alla cultura metropolitana e meticcia per antonomasia: l’hip-hop. Un laboratorio costruito per finalità di integrazione e valorizzazione sociale delle diversità attraverso la condivisione della creatività.
E’ aperto a tutti e già conta decine di partecipanti e si articola tra il Lab. Arena 051 di Bologna , il Lab. H2Yo di Reggio Emilia e l'Hip Hop Lab. di Parma. Durante la
rassegna ci saranno tre momenti di sfida o “Contest” tra i vari gruppi e l'esibizione di artisti come Kaos One assoluto protagonista della scena nazionale (il 27 febbraio a Bologna) e Uochi Tochi innovativo gruppo di Rimini ( il 13 marzo a Reggio Emilia). Il ciclo comprende anche un Workshop sulla produzione musicale indipendente che si terrà a Parma il 29 marzo.
Per quanto riguarda il percorso letterario la presenza di Marco Bettini con il suo libro “Mai più la verità”, sarà occasione ragionare a voce alta e collettivamente sui
prodotti narrativi che sono stati pubblicati da autori ed autrici del nostro territorio e che vi impattano per storia e fabula. Il libro verrà presentato a Bologna il 25 febbraio, a Reggio Emilia l'11 marzo, a Rimini (negli spazi della libreria Interno 4) il 20 marzo e a Parma il 2 aprile.
Il ciclo che fa da filo conduttore artistico di tutti gli eventi è quello dell'arte visuale con le opere di Loris Tonino Paroli che saranno presentate in apertura di rassegna in ogni città. Il titolo delle mostre è Gabbie Spezzate e vedrà l'esposizione di opere
diverse in ogni città. Ogni mostra verrà inaugurata con la presenza dell'artista. Si inizia a Bologna il 21 febbraio, si prosegue a Reggio Emilia il 25 febbraio, a Rimini (presso L'Osteria Harissa) il 15 marzo e a Parma il 22 marzo.
Uno dei tratti distintivi della rassegna dunque viene mantenuto anche in questa edizione ed è la sua dimensione sovra-provinciale, sono infatti coinvolti quattro spazi sociali collocati in zone diverse e differenti, per morfologia, bisogni, esigenze,
della nostra Regione; quattro diversi spazi sociali e città, accomunati dalla
condizione di precarietà in cui versano le fasce sociali giovanili. Questa
metodologia vuole porre in rilievo l'esistenza di uno spazio locale nel quale è
importante connettere nodi simili e nodi differenti che si pongono lo stesso
orizzonte. Esiste uno spazio locale, la Regione, nel quale è importante agire anche come costruttori di rete o di reti per cercare e connettere i partner che operano sul piano culturale e sociale all’interno di una prospettiva di trasformazione dell’esistente. Gli spazi sociali di Reggio Emilia, Bologna, Rimini e Parma vogliono offrire un'opportunità alla cittadinanza di potersi incontrare in un contesto culturale che valorizzi il lavoro degli artisti che operano nella regione Emilia Romagna. E' quindi fondamentale aprire infiniti percorsi di espressione in cui ognuno possa
scegliere il proprio linguaggio e sperimentare sempre nuove forme di creatività.