Un Curioso Accidente di Carlo Goldoni
dal 14 al 17 febbraio 2007
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Stagione di Prosa
Mario Scaccia, Debora Caprioglio
UN CURIOSO ACCIDENTE di Carlo Goldoni regia Beppe Arena
Dal 15 al 18 Febbraio 2007
Così scrive Goldoni in una nota introduttiva a Un curioso accidente, commedia scritta nel 1760 ed ambientata in una nobile dimora d'Olanda ove l'amore tra un giovane ufficiale e la figlia del padrone di casa viene da quest'ultimo ostacolato (o forse è meglio dire negato) ed alla fine "risolto" dagli intrighi e dalle furberie femminili messe in opera dalla giovane innamorata; al centro della vicenda l'equivoco che porterà il futuro padre della sposa ad aiutare il giovane militare, anche finanziariamente, a rapire l'amata per costringere il di lei genitore ad acconsentire al matrimonio, all'oscuro del fatto che i protagonisti del piano suggerito sarebbero stati proprio lui e la figlia; superfluo aggiungere che la storia d'amore tra i due scorre parallela alla vicenda sentimentale dei rispettivi servi, all'amore non corrisposto di un'altra lei ed al confronto iroso e grottesco tra due padri, l'uno nobile e l'altro borghese; finale con gl'immancabili matrimoni come in qualsiasi altra commedia che si rispetti.
Il gioco della seduzione ed il confronto tra i diversi modi di intendere ed affrontare l'amore (gli uomini vigliaccamente scappano, le donne coraggiosamente restano ed affrontano le difficoltà): questi i temi esenziali attorno ai quali si sviluppa il nostro "accidente"; Goldoni affronta subito l'argomento, nelle prime battute del testo, e lo svela: è sicuro delle proprie capacità drammaturgiche, alle quali non servono segreti da svelare nel finale per mantenere viva l'attenzione del lettore, ma soprattutto è consapevole che, una volta pagato il debito con la "morale" (e prima lo si fa e meglio è) allora si è liberi di mettere in scena il "verosimile" rendendo così credibile la verità, che spesso par davvero incredibile.
In questa libertà il grande commediografo veneziano costruisce il suo meccanismo, semplice e trasparente, privo di trame intricate e complesse, sapiente nella costruzione e perfetto d'equilibrio e di ritmo, squisito nella disposizione armonica delle parti, nello specchio delle simmetrie, nella dosatura e sfumatura degli effetti: il cerchio tracciato (naturalismo ed artificio) racchiude la vita, senza nasconderla e senza spegnerla: e la vita è colma di tenerezze, di sogni, di malinconie, di piccole pazzie e di grandi tracotanze, di cuore e di ragione, di tirannia ed amore.
Beppe Arena
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