Trompe L Oeil TROMPE L Oreille Bologna

Nel mondo di parole di Luca Bombardieri e Tommaso Pippucci - un mondo stravolto eppur prodigiosamente coerente, dove l'intelligenza verbale, la rapida intuizione - e conseguente azione - sono ciò che balza in primo luogo agli occhi, non c'è possibilità di distrazione - a meno di non voler perdere il filo e dunque l'attrattiva del discorso, il suo incanto fatto di parole volatili, liberi elementi che aleggiano sulla scena, e che lo spettatore afferra come piccoli, gradevolissimi doni. Così com'è stato concepito, lo spettacolo è infatti un fuoco di fila di monologhi-dialoghi, di musica e di azioni, che si accavallano, si intrecciano, l'una prendendo sovente avvio dalla precedente; messe in risalto da efficaci e articolate manovre di luci. Nell'idea di Claudio Di Palma i due attori, chiusi in un loro mondo allucinato, parlano e agiscono come se fossero soli; salvo schiudere spesso la porta - o la finestra - e lasciare che il pubblico si diverta insieme a loro, venga preso dal ritmo incalzante ed orecchiabile delle musiche, insomma sia completamente immerso nel gioco. Tre brevi serie di immagini proiettate (altro cavallo di battaglia di rapsodi), che definire umoristiche è senz'altro riduttivo -- in cui figure e frasi si valorizzano e si contraddicono a vicenda, provocando spontanea la risata, funzionano da intermezzo, perché in platea abbiano qualche istante di respiro prima di rientrare appieno nella sarabanda. Sebbene in questo spettacolo - riprova immancabile ad ogni replica - il pubblico non ci tenga per nulla, a ‘respirare'.