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Tributo Fabrizio De Andrè Riccione: Khorakhanè e Massimo Bubola

il 19 dicembre 2008

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Riccione Rimini Altro

Descrizione dell'Evento

Tributo a FABRIZIO DE ANDRE' con Red Ronnie, Khorakhanè e Massimo Bubola con le canzoni scritte insieme a Fabrizio De Andrè. Palazzo dei Congressi, viale virgilio 17, ore 21.15. Ingresso euro 10,00

Tributo a Fabrizio De Andrè. Saranno presenti Red Ronnie, Khorakhanè e Massimo Bubola con le canzoni scritte insieme a Fabrizio De Andrè.
Prevendite: bonifico bancario IBAN - IT 78 M 01030 12800 000000663615 Banca Monte dei Paschi di Siena filiale di Reggio Emilia entro il 15.12.2008 a favore di Progetto Musica, specificando mittente, numero di persone e riferimento concerto scelto.
I biglietti prenotati telefonicamente o tramite bonifico bancario saranno disponibili il giorno del concerto presentando la ricevuta rilasciata dalla banca alla biglietteria orario apertura ore 15.
I posti verranno riservati in base all'ordine delle prenotazioni/prevendite. Il posto è riservato fino alle ore 21.

BIOGRAFIA KHORAKHANE

Il gruppo KHORAKHANE’, presente al Festival di Sanremo 2007 con il brano “La ballata di Gino”, nasce a Meldola (FC) nel 2001. E’ composto da:
- Fabrizio Coveri: voce

- Luca Medri: pianoforte, tastiere, fisarmonica, cori

- Matteo Scheda: chitarra classica, acustica, elettrica, cori

- Pier David Fanti: batteria

- Gioele Sindona: violino

- Massimo Selvi: basso

Inizialmente lo scopo è di riproporre al pubblico i bellissimi brani che hanno reso immortale uno fra i nostri cantautori italiani più importanti: Fabrizio De Andrè. Negli anni seguenti è poi maturato uno stile ed un sound personale, originale e interessante, che ha potato alla realizzazione di brani inediti, inerenti tematiche sociali e spesso trasversali alle generazioni, portando una nuova immagine al gruppo, riconosciuto oggi sia per i brani editi del cantautore genovese sia per gli inediti proposti al pubblico.

I KhoraKhané si esibiscono da subito, in rassegne nazionali, importanti teatri e locali, riscuotendo sempre un grande consenso di pubblico e critica, dovuto non solo alla qualità del repertorio ma anche alle doti tecniche ed espressive dei componenti, e agli arrangiamenti personali dei bellissimi brani proposti. Ciò li porta ad esibirsi in tutta Italia, in Polonia e in Svizzera.

Nell’ aprile 2002, nel corso di una manifestazione a Cesena, il gruppo ha avuto l’onore di accompagnare musicalmente DARIO FO in un suo monologo. Nel dicembre 2003 il gruppo ha partecipato al concorso “RITMI GLOBALI EUROPEI”, tenutosi a Treviso, vincendo il primo premio assegnato dalla giuria popolare e l’inserimento nella compilation del concorso distribuita in Italia; nello stesso anno partecipa come finalista al premio “Augusto Daolio” a Sulmona.

Nel giugno 2004, nella piazza di Forlì, ha collaborato col cantautore RICKY GIANCO accompagnandolo in vari brani tra cui “Navigare”, un inedito composto assieme a Fabrizio de André.

Il gruppo continua negli anni a lavorare a progetti paralleli originali, sentendo sempre più stretta l’immagine di tribute band che viene pian piano abbandonata a beneficio di una nuova e definitiva immagine di band emergente a livello nazionale.

Negli anni sono nati con Khorakhanè diversi eventi e manifestazioni, quali:

-“AMICO FRAGILE”, uno spettacolo teatrale realizzato in collaborazione col “Metters-Studio” di Cesena, scritto e diretto da Matteo Medri, dedicato alle realtà descritte da Fabizio de Andrè nelle sue canzoni, patrocinato dalla Fondazione Nazionale Fabrizio de André, a cui hanno partecipato importanti attori come FRANCO MESCOLINI ecc.

-“COM’E’ CHE NON RIESCI PIU’ A VOLARE”, spettacolo teatrale realizzato con la medesima produzione, regia e con la partecipazione di altri artisti (attore, danzatrice, pittore), che presentava brani editi (Fabrizio De André) e inediti (Khorakhané). Questo il lavoro che ha contribuito a far conoscere al pubblico l’originalità e la potenzialità anche in ambito teatrale dei Khorakhanè, portando in scena inediti che hanno riscosso un largo consenso.

Nel settembre 2005 la band ha partecipato inoltre alla finale del XVI Festival di San Marino, acquisendo il diritto ad esibirsi nella finale sul palco del TIM TOUR, a Torino. Nel 2005 realizza un CD distribuito dalla catena EXPERT in Italia per un progetto di solidarietà denominato CANTALEX-CANTAFABER patrocinato dalla Fondazione Fabrizio de André e da Dori Ghezzi in persona, a sostegno di una missione umanitaria in Congo retta dal missionario Padre Giovanni Querzani (ass. amici di Padre Querzani), raccogliendo dalle vendite dei CD (tutti devoluti all’associazione) i fondi necessari ad aprire una scuola per circa 200 bambini .

Nel 2007, a seguito della vittoria del concorso SANREMOLAB, partecipa al Festival di Sanremo col brano "La Ballata di Gino".

Esce subito dopo il festival il primo CD intitolato come il brano presentato.

BIOGRAFIA MASSIMO BUBOLA

Massimo Bubola è una figura centrale nella canzone d’autore italiana. Negli oltre trent’anni della sua carriera ha composto diciannove album (compresi compilation e live) e scritto più di trecento brani. Già alla fine degli anni ’70 Bubola trasfonde nelle sue canzoni la potenza del linguaggio del rock, senza rinunciare a una poetica che si abbevera alla tradizione della musica popolare e della canzone d’autore italiana.
Miscelando questi elementi, arriva a maturare una formula musicale ricca di suggestioni letterarie che è stata definita ’rock d’autore’. Non a caso è proprio al sodalizio con Bubola che si devono i due album del periodo folk rock di Fabrizio De Andrè: Rimini e L’indiano. Ma l’autore veronese continua a sviluppare un percorso personale, che porterà alla creazione di un’epica musicale attraverso i ritratti di personaggi storici come Giuseppe Garibaldi, Dino Campana, Tina Modotti, o con la moderna rivisitazione della latinitas di Eurialo & Niso.

Questa epopea rock, figlia delle tradizioni italiane, nulla ha da invidiare a quella a stelle e strisce di Bob Dylan e suggerisce in ambito musicale le medesime istanze che costituiscono la spina dorsale della New Italian Epic di oggi. Per questo Matteo Strukul, critico musicale fra i più attenti e preparati della nuova generazione, ha deciso di raccogliere la testimonianza di Massimo Bubola: per porre in luce i guizzi e le riflessioni, la letteratura e l’istinto rock che caratterizzano l’intera sua opera.
Album per album, canzone per canzone, in una lunga intervista che incrocia il commento ai testi, Il cavaliere elettrico svela le immagini preziose di una poesia che non rinuncia alla sensualità e alle contaminazioni d’oltremanica e d’oltreoceano. Questo è un vero viaggio romantico, una straordinaria avventura letteraria che vive nel dialogo e nell’amore incondizionato per la musica.

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