I catalani La Fura dels Baus portano Shakespeare al Palanord di Bologna
dal 30 al 31 marzo 2011
vedi sulla mappaBologna Altro
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Con questa creazione La Fura dels Baus ritorna al linguaggio universale basato sull'azione, immagine (ci saranno immagini durante tutta la performance), musica e spazioscenico condiviso con il pubblico. Ma con questa proposta La Fura dels Baus va ancora oltre: unire Teatro e gastronomia. Offre un'unica e accattivante architettura drammatica, aprendo la porta della cucina dove il dramma sarà cucinato fino in fondo.
''Per questa complessa fusione, un grande nome del mondo della gastronomia: Andoni Luis Adúriz e il suo ristorante Mugaritz, in Errenteria (Paesi Baschi), il 4° miglior ristorante al mondo secondo''
Con Titus Andronicus, La Fura dels Baus realizza un omaggio all’arte, alla tecnologia e alla gastronomia. Lo spettacolo costituisce un punto di partenza per analizzare ''le tensioni caratteristiche della storia dell’umanità e la condizione di lotta permanente tra follia e senno o vendetta e perdono. I conflitti dei personaggi per il potere metto in atto, in oltre, il dilemma della definizione di civiltà versus barbarie''.
La Fura dels Baus: dal teatro di strada alla scena mondiale
Nata con il ritorno della democrazia in Spagna, Fura dels Baus si presenta sulla scena catalana – nel 1979 – con un repertorio di teatro di strada, interpretato da una troupe di dieci persone. Con la pièce Accions (Azioni), all’inizio degli anni ottanta, il gruppo si converte nel fenomeno artistico del momento. Audaci, avanguardisti, provocatori, gli interpreti della Fura, sono tra i maggiori sperimentatori della scena teatrale contemporanea e il ventennio, e oltre, che hanno alle spalle non ha spento in questa eclettica “banda” la voglia di valicare le frontiere dello spettacolo convenzionale. Dalle strade di Barcellona, dove il gruppo si trova nel vortice della grande rivoluzione culturale degli anni ’80, alla prima partecipazione al Festival di Sitges, a cui fa seguito una spettacolare attuazione al Festival di Autunno di Madrid (1985), fino alla partecipazione alla cerimonia di inaugurazione dei giochi olimpici di Barcellona (1992): il gioco è fatto e il gruppo comincia a essere interpellato oltre frontiera. Fedele al suo principio di “creazione partecipativa”, la Fura sviluppa progetti attraverso internet e spettacoli, che porta in giro nei 5 continenti, costituiti da azioni di grande formato. Il macrospettacolo organizzato per la fine del secolo scorso “L’home del mil·leni” (l’uomo del millennio) superò ogni aspettativa di pubblico, convogliando in Piazza Catalunya oltre 20.000 persone.
Una proposta per i cinque sensi
La scenografia presenta uno spazio unico per gli attori e il pubblico e, ad eccezione di alcune piattaforme mobili, si sviluppa attraverso elementi di supporto virtuale e un linguaggio a metà strada tra il testo e il cinema. In questo spazio, lo spettatore sta in piedi – non ci sono sedie – e può muoversi per tutta la sala. Quattro schermi giganti trasmettono video dell’azione in atto… I cuochi preparano piatti, interagendo con la vis drammatica: un aroma e un gusto per ogni status ultrasensoriale che svela l’opera.