La Miss Alternative dell’era Cancellieri sfila tra gli sfarzi di Palazzo Re Enzo
il 12 settembre 2010
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Domenica 12 Settembre 2010, invece, succederà e forse sarà proprio questo il primo “lusso” del singolare defilé a sostegno della lotta all’Aids, dedicato quest’anno - appunto - alla ricchezza più scintillante. “Sognate il lusso? Sognate pure!” diceva Stefano Casagrande, che diciassette anni fa diede vita all’originale sfilata en travesti e del quale quest’anno si ricorda il decennale della scomparsa. E a forza di sognare, in effetti, qualche desiderio si avvera: se nel 2005 la kermesse prodotta dal Cassero arrivò a scontrarsi duramente con l’allora sindaco Sergio Cofferati che non aveva concesso piazza Maggiore come location, quest’anno (proprio quando Bologna è senza sindaco) il defilé arriva vicinissimo al Crescentone e si colloca nella - guarda caso - lussuosa sala del Podestà di Palazzo Re Enzo. L’appuntamento è fissato per le 22, orario in cui Agònia e Donna Clelia (le due anfitrione della kermesse) daranno via alla sfilata delle 20 concorrenti in gara.
Che in realtà - e qui sta il “gioco” - sono tutte dei “lui”, per l’ occasione in versione “tacchi e parrucca”, ma soprattutto agghindati con un’improba bile haute couture da discarica, una divertente sintesi tra la pattumiera e le patinate riviste di alta moda.
La formula, ormai, è arcinota: ogni anno un tema da “trasformare” in abito da sera, utilizzando i materiali più disparati, dalla ferramenta all’ortofrutta. Negli anni - questa è la diciassettesima edizione del concorso - l’abilità degli “stilisti” si è naturalmente affinata così come si è acuita esponenzialmente la rivalità tra le (pseudo) modelle. Il risultato perciò è davvero sorprendente e vale senza dubbio un palcoscenico importante.
Per contrasto, nessun nome importante nella giuria, di solito frequentata da personaggi della cultura e dello spettacolo (anche Jean Paul Gautier e Amanda Lear nell’albo d’oro del concorso). Il verdetto sarà quindi popolare, emesso cioè dalla giuria di “big donors” che hanno acquistato per 50 euro il posto in poltronissima.
Gli altri potranno assistere sedendo nella tribuna numerata (20 euro) o in piedi (15 euro). I proventi saranno destinati a quattro associazioni bolognesi che si occupano di lotta all’Aids. Lo spettacolo di quest’anno è dedicato a Marcella Di Folco, venuta a mancare tre giorni fa, da sempre tra i protagonisti della manifestazione.
Fonte "Il Domani di Bologan di Vincenzo Branà"