The Emporer Jones Teatro delle Muse Ancona

La sua posizione può permettergli di rubare e maltrattare la popolazione locale, ma l’imperatore continua a mantenere il suo potere grazie ad uno stratagemma: nel suo revolver tiene una pallottola d’argento, che egli dice sia l’unica pallottola sufficientemente potente da ucciderlo. A causa della sua continua arroganza e delle continue angherie, gli indigeni iniziano a progettare la fine del suo regno. Smithers, uno scaltro commerciante bianco al quale Jones confida che intende partire e scappare con tutte le ricchezze dell’isola, lo avverte che gli indigeni hanno iniziato a suonare i tamburi, è il segno che sono in rivolta e che lui è ormai in pericolo. Jones è ormai costretto a lasciare il palazzo reale e comincia ad incamminarsi verso la foresta. Durante il cammino rivive la sua storia in un flashback che si snoda nel tentativo di scappare dai suoi sudditi; così scopre di essere perseguitato dalle proprie paure e dal suono dei tamburi degli indigeni in rivolta. Impaurito dalla sua coscienza, si inoltra nelle intricate vie della giungla; ormai sfinito, viene assalito dalle allucinazioni, spara tentando di colpire le proprie fantasie finché cade al suolo e supplica l’Onnipotente di avere pietà di lui. Improvvisamente vede gli indigeni che si stanno avvicinando e, nel terrore finale, si uccide sparandosi alla testa con l’ultima pallottola che gli rimane: la pallottola d’argento.