Spettacolo Tempo Di Smetterla Arena Del Sole Bologna
il 25 novembre 2009
vedi sulla mappaBologna Altro
il 25 novembre 2009
vedi sulla mappaBologna Altro
DiversaMente è il momento culminate di un progetto più ampio di promozione e valorizzazione degli spettacoli dei Dipartimenti di Salute Mentale dell’Emila Romagna, MoviMenti, che porterà dal 30 Ottobre al 14 gennaio nei teatri della regione 5 spettacoli realizzati da attori professionisti e attori utenti dei servizi di salute mentale.
Il festival ospita, oltre agli spettacoli dei Dipartimenti di Salute Mentale di Bologna, Ferrara, Forlì e Piacenza, anche gruppi e associazioni impegnate da anni sul territorio nazionale nel lavoro con soggetti svantaggiati, persone di culture differenti, realtà discriminate ed emarginate dai processi produttivi della cultura tradizionale
Progetto promosso da:
Regione Emilia-Romagna (assessorato alla Cultura e assessorato alle Politiche per la salute) – Azienda Usl Emilia-Romagna Dipartimenti di Salute Mentale (Bologna, Ferrara, Forli, Piacenza, Reggio Emilia) – Istituzione Gian Franco Minguzzi – Unasam Onlus (Unione Nazionale delle Associazioni per la Salute Mentale) - Associazione Arte e Salute Onlus - Nuova Scena Arena del Sole Teatro Stabile di Bologna
Dipartimento di Salute Mentale A.u.s.l. di Reggio Emilia
Festina Lente Teatro
TEMPO DI SMETTERLA
Testo e drammaturgia di Andreina Garella, Elide La Vecchia
Con Loretta Amorini, Stefano Barbieri, Iside Bersanetti, Luciano Bertazzoni,
Lorena Bianchini, Luisa Carini, Anna Cusi Sandra, Coppellotti Dallari, Elena Delia Francavilla, Daniele Ferretti, Daniela Frasari, Monica Gandolfi, Salvatore Galiero, Mersia Gardon, Marzia Ferrari, Giampaolo Gualtieri, Annamaria Guidi, Caterina Iembo, Patrizia Marcuccio, Nicoletta Montanari,
Lucio Pederzoli, Ceferina Santiago Perez, Massimo Torri
Regia di Andreina Garella
Ambientazione Mario Fontanini
«Io ho detto che non so che cosa sia la follia. Può essere tutto o niente. E' una condizione umana. In noi la follia esiste ed è presente come lo è la ragione. Il problema è che la società, per dirsi civile, dovrebbe accettare tanto la ragione quanto la follia. Invece questa società riconosce la follia come parte della ragione, e la riduce alla ragione nel momento in cui esiste una scienza che si incarica di eliminarla.” Franco Basaglia
Che cosa è la follia?
Luoghi comuni, stereotipi, rappresentazioni collettive spesso fallaci, che si connotano come veri e propri pregiudizi. I mass media sono tra i maggiori veicoli di diffusione di pregiudizi, sulla follia esiste una disinformazione diffusa ed efficace. Il “malato di mente” è rappresentato come una persona che vivendo un profondo disagio non ha in sé risorse per vivere, capacità di scelta e non è comunque soggetto di diritto. È tempo di smetterla! Dove sta la normalità? A volte l'imbarazzo più grande è quello di stare con persone “normali”, inserite perfettamente in questo nostro mondo dove l'apparire conta più dell'essere. Sentiamo la necessità di ribadire il diritto di essere uomini con debolezze e incertezze fisiologiche, uomini emozionati ed emozionabili, ciò che in nome del benessere viene continuamente censurato a favore dell'effimero. Abbiamo incontrato Pirandello, Kafka, Cervantes, Shakespeare, Zavattini, Ariosto e tanti altri cercando quella “diversità” che ha sempre affascinato artisti, filosofi, scrittori. Vorremmo continuare sulla via costruita da Basaglia nel tentativo di aprire strade nuove e spingendo la riflessione verso una trasformazione della cultura e della società. Vorremmo porre fine al rapporto tra pregiudizio e ignoranza, tra timore e incomprensione, tra esclusione e rifiuto, nel tentativo di abbattere la diffidenza con cui ci si rapporta col mondo di quegli uomini e donne che hanno problemi psichiatrici. Tempo di smetterla, tempo di parlare, di pensare, di emozionarsi, di piangere, di ridere, di tacere in tempo.
È da sei anni che portiamo avanti un progetto teatrale rivolto agli ospiti e agli operatori dei Centri di Salute Mentale di Reggio Emilia, si è formato così un gruppo fatto da attori fuori dagli schemi che collaborano con Andreina Garella, regista di Festina Lente Teatro, nella produzione di spettacoli. Tra silenzio e comunicazione può scattare una scintilla, si può superare una soglia, si può creare una curiosa intesa.