Suor Angelica Opera in un atto di Giacomo Puccini
il 11 gennaio 2009
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Nonostante la vita di preghiera non può però dimenticare il bambino avuto dall'illecita relazione che fu la causa del suo ritiro dal mondo.
Per sette anni ha atteso una visita e grande emozione suscita nella suora la notizia dell'imminente arrivo di sua Zia Principessa.
Ma la donna, divenuta amministratrice dei beni di famiglia dopo la morte dei genitori di Angelica, le chiede di firmare un atto di rinuncia al patrimonio, mentre implacabile le annuncia che il suo bambino è morto.
Disperata, Angelica decide di suicidarsi ingerendo un veleno distillato con i fiori raccolti nel giardino del convento.
In preda al rimorso per il peccato commesso, la suora invoca la Vergine che le appare circondata di luce e accompagnata da una musica celestiale.
In segno di perdono la Madonna sospinge un bimbo fra le braccia della morente.