Junior Balletto di Toscana in Sulle tracce di Diaghilev
il 03 febbraio 2009
vedi sulla mappaFerrara Altro
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La compagnia dei talentuosi danzatori under ‘21, nata da una costola del Balletto di Toscana, il gruppo fondato nel 1985 e apprezzato in tutto il mondo per l'alto livello dei solisti e per l'attenzione dedicata ai diversi di linguaggi espressivi, dal neoclassico al contemporaneo, al modern-jazz ed all'hip hop torna alla grande perché, dopo solo cinque anni di attività e con un organico sempre rinnovantesi di stagione in stagione, è oggi unanimemente considerata ‘una delle più entusiasmanti realtà della danza italiana’, con un repertorio di creazioni d'autore firmate da protagonisti della coreografia italiana contemporanea.
Si apre con Jeux di Eugenio Scigliano, ex danzatore del Balletto di Toscana, un gioco psicologico retto dalla ricca partitura pianistica di Debussy. Creato dal leggendario danzatore russo nel 1913 e basato su un ménage à trois che si sviluppa durante una partita a tennis, il balletto, nella versione di Scigliano, tre coppie che si trovano ad interagire con un escluso che non si adegua alle regole del gruppo, regala momenti di grande impatto visivo.
Fabrizio Monteverde firma con pathos e ironia il secondo lavoro, una versione coreografica oltre che nuova, audace, di una delle produzioni più rappresentative della leggendaria stagione dei Ballets Russes, Le Spectre de la Rose di Mikhail Fokine su musica di von Weber, incentrando un passo a due che evidenzia una materializzazzione del desiderio nella continua ricerca dell'altro. Ecco allora che, nell'eterno gioco della seduzione, le dinamiche coreografiche diventano una rincorsa ed una battaglia per raggiungere l'appagamento di una fanciulla-mantide.
L'ultima coreografia di Cristina Rizzo vede dodici danzatori "travolti" dalla musica di Stravinsky, La Sagra della Primavera. Perseguendo una linea di ricerca completamente autonoma e sganciata da qualsiasi problematica di stile o di grammatica del corpo, la Rizzo crea un'unica tessitura, in cui tutti gli elementi- spazio, tempo, luce, composizione, interprete- assecondano l'audace decisione di confrontarsi con una partitura musicale così piena di doppi sensi. Nessun racconto, nessun personaggio. Un unisono a più corpi, un corpo unico, un coro, un corpo strumento che stabilisce la drammaturgia dell'evento sonoro in atto, un esercizio di concentrazione, una forma collettiva di gesto ripetuto immediatamente decisivo, una propulsione dinamica con un fiato unico, l'esserci qui e ora all'ennesima potenza.
Per questo terzo appuntamento della Rassegna di Danza 2009, magistrale e suggestivo spettacolo all’insegna del balletto moderno, prodotto in collaborazione con Fondazione I Teatri, Reggio Emilia e con il patrocinio Regione Toscana.