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Una pubblicazione realizzata dalla Provincia e dal settimanale Vita Nuova ideata dal Coordinamento provinciale delle organizzazioni adozione e sostegno a distanza per promuovere questo strumento

Parma, 20 novembre 2008 – Avvicinarsi al mondo dell’adozione e del sostegno a distanza a partire dalle testimonianze di coloro che lo vivono in prima persona: operatori, sostenitori o bambini con le loro famiglie. È questa l’opportunità offerta dalla pubblicazione “Quei legami che fanno vivere” , presentata oggi nella sede della Caritas dai soggetti che l’hanno promossa: la Provincia di Parma, in collaborazione con il settimanale della diocesi di Parma “Vita Nuova”.
Nata su idea delle trenta associazioni che compongono il Coordinamento provinciale delle organizzazioni che sostengono l’adozione e sostegno a distanza, questa pubblicazione raccoglie frammenti di storie tratte dai progetti realizzati. “E’ uno strumento prezioso per conoscere l’attività delle associazioni e per aiutare l’adozione e il sostegno a distanza. Un obiettivo questo che ci ha guidato sei anni fa nella costituzione di un tavolo comune che nel tempo ha dato risultati davvero significativi”. – ha detto l’assessore provinciale alle Politiche sociali e sanitarie Tiziana Mozzoni. Le storie sono state fornite direttamente dalle organizzazioni locali impegnate in questo grande atto di solidarietà. “ I membri delle associazioni si sono trasformati in giornalisti – ha spiegato la direttrice di Vita Nuova Maria Cecilia ScaffardiIl senso di questo libro sono i legami di reciprocità che aiutano a vivere meglio bambini e famiglie”. “Sono storie di quelli che ci hanno chiesto aiuto. Attraverso loro abbiamo raccontato quello che facciamo con l’adozione a distanza. I piccoli passi di solidarietà che riusciamo a compiere, ma anche ciò che non siamo riusciti a fare” – ha sottolineato il referente di “Parma per la Vita” Paolo Giglioli “Le adozioni a distanza sono un’attenzione al mondo che Parma ha sempre avuto. Questo libro raccoglie storie diverse, di azioni di volontariato diverse. Vogliono esprimere un legame che fa vivere soprattutto noi. L’auspicio è quello di far sì che queste storie di vita siano sempre più partecipate qui e là” – ha detto il direttore della Caritas diocesana di Parma Don Andrea Volta. Da Parma ciò che viene raccolto da queste associazioni per l’adozione e sostegno a distanza è un cifra davvero significativa che si aggira intorno a 5 milioni di euro. 15mila grossomodo le adozioni a distanza attivate da cittadini del nostro territorio; 3000 quelle della sola Caritas locale, onlus che essendo riferimento per l’intero paese arriva complessivamente a 10mila. Alla presentazione del volume sono intervenuti molti rappresentanti delle realtà che si occupano dell’infanzia nel mondo, i cui recapiti si possono trovare nelle pagine finali del libro. Il Tavolo provinciale delle organizzazioni, coordinato dalla Provincia da sei anni mette a disposizione le proprie risorse umane ed economiche per la realizzazione del progetto “Adozione e sostegno a distanza per la garanzia dei diritti”: un’iniziativa volta proprio a promuovere forme di solidarietà che permettono ai bambini del cosiddetto “Terzo Mondo” di rimanere nel proprio Paese d’origine senza dover rinunciare ai propri diritti fondamentali, come il cibo, l’acqua, la salute o l’istruzione. Diritti sanciti anche dalla Convenzione Onu firmata diciannove anni fa a New York, il 20 novembre 1989, e ratificata praticamente da tutti i Paesi del mondo, compresa l’Italia con la Legge n. 176 del 1991. La pubblicazione non è il primo strumento che la Provincia utilizza, insieme alle organizzazioni del Coordinamento provinciale, per far emergere il significato e il valore profondo dell’adozione e del sostegno a distanza: tra queste, ad esempio, le tre edizioni della “Guida delle organizzazioni per l’adozione/sostegno a distanza nella provincia di Parma: Sotto le stesse Stelle”, le mostre pittoriche e fotografiche o le svariate iniziative di sensibilizzazione. Il libro si potrà trovare allegato al numero di “Vita Nuova” del 21 novembre e sarà reperibile presso gli uffici dell’Assessorato provinciale alle Politiche sociali (p.le barezzi, 3)

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