Massimo Popolizio interpreta il celebre personaggio di Rostand
dal 18 al 21 febbraio 2010
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Spadaccino romantico dalla fiammeggiante dialettica, personaggio fra i più amati del teatro, ironico ed esagerato come il suo naso. Cyrano de Bergerac, il celeberrimo personaggio creato da Edmond Rostand, prenderà vita da giovedì 18 a domenica 21 febbraio sul palcoscenico del Teatro Comunale di Ferrara grazie all'interpretazione di Massimo Popolizio, in una versione asciutta ed essenziale firmata dal regista Daniele Abbado, scene di Graziano Gregori che firma anche i costumi insieme a Carla Teti. Abbado propone una rilettura antieroica del protagonista, in un allestimento austero e minimalista, immaginando un Cyrano scontroso e ruvido, dal carattere poco incline al compromesso. Proposto nella ormai classica traduzione italiana di Mario Giobbe, che ha rispettato la forma originale in endecasillabi, il testo è interpretato anche da un nutrito gruppo di attori: Stefano Alessandrini, Roberto Baldassari, Luca Bastianello, Giovanni Battaglia, Luca Campanella, Dario Cantarelli, Simone Ciampi, Andrea Gherpelli, Marco Maccieri, Elisabetta Piccolomini, Mauro Santopietro, Gabriella Riva, Carlotta Viscovo.
L'opera è stata subito, sin dal suo apparire sulle scene parigine nel 1897, un grande successo che diede al suo giovane autore, allora non ancora trentenne, una clamorosa fama internazionale. La fortuna sulla scena del Cyrano de Bergerac – ispirato alle gesta del poeta, spadaccino e libero pensatore Savinien Cyrano de Bergerac, realmente vissuto nel 1600 – ne ha fatto uno dei testi teatrali più "popolari" del Novecento, cavallo di battaglia di tanti grandi attori: sia sul palcoscenico, sia sul grande schermo, per il quale fu adattato numerose volte: la prima già nel 1900, le più celebri quelle del 1950 con José Ferrer e del 1990 con Gérard Depardieu. Non invecchia mai la storia di Cyrano, che nutre un impossibile amore per la bella cugina Rossana, e che decide di non rivelarsi all’amata bensì di “allearsi” al giovane cadetto Cristiano, per fargli conquistare proprio il cuore di Rossana, improvvisandosi “suggeritore” per conto dell’amico.
Un triangolo amoroso e teatrale riambientato da Daniele Abbado nell’Ottocento per evitare lo stereotipo dei cappelli piumati e dei barocchismi secenteschi. Come ha annotato il regista, "soltanto in punto di morte Cyrano trova il coraggio di uscire da un'ombra durata quindici anni, per svelarsi a Roxanne e a se stesso, concludendo in tal modo il suo rocambolesco percorso terreno. Un amore, sembra dirci, non ha bisogno di essere condiviso per essere esemplare.
Popolizio sarà un Cyrano speciale che, come ha spiegato lui stesso, "abbiamo voluto più vicino a Don Chisciotte, l'eroe perdente". Una rivoluzione che parte dall'abbigliamento - Cyrano indossa cappottone e bombetta e i suoi duelli vengono combattuti solo con un bastone - e prosegue nella scenografia essenziale, minimalista. "Il mio - ha aggiunto - è un Cyrano essenziale, senza sbavature, interamente concentrato sulla poesia". Abbado così sceglie di circondare il suo personaggio di una corte povera, dalle pareti nude, dove domina un’atmosfera austera, con luci irreali e fredde.
Cyrano de Bergerac andrà in scena giovedì 18, venerdì 19 e sabato 20 febbraio alle 21; domenica 21 febbraio alle 16. Prezzi da 6 a 26 euro; per i giovani entro i 30 anni, sconto del 50% sul prezzo intero del biglietto. Info. 0532 202675 – www.teatrocomunaleferrara.it