Sergio Caputo al Bravo Caffè
dal 31 marzo al 01 aprile 2010
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Sergio Caputo ne approfitta ancora una volta per fare un po' di musica: un misto di jazz, swing e ritmi latini, con cui ha segnato gli anni Ottanta pubblicando un disco dopo l'altro, raccontando nevrosi, storie sbagliate, poderose bevute e troppe sigarette, il tutto condito con giochi di parole e termini non convenzionali.
Lontano da schemi e mode, Caputo ha sempre scritto e cantato canzoni divertendosi a giocare con parole e note. Dai tempi del primo album, quel famoso “Sabato italiano” diventato un cult, datato 1983. Soprattutto la versione con “Citrosodina”, poi diventata “Bimba se sapessi” per colpa della casa farmaceutica che gli proibì di citare il nome del digestivo e lo costrinse a incidere nuovamente il pezzo cambiando le prime parole con "Idrofobina vegetale".