Lo schiaccianoci al Teatro Sanzio di Urbino
il 16 dicembre 2008
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E' la vigilia di Natale e durante una festa Clara riceve in dono uno schiaccianoci a forma di buffo soldatino, dal padrino-precettore Drosselmeyer, esperto in trucchi e magìe, che diverte i bambini con giochi di prestigio. Giungono altri invitati, ma Clara, molto stanca, si addormenta su una sedia. Clara, allora, comincia a sognare: dal buio escono , infatti, il Re dei topi e il suo esercito, ma lo Schiaccianoci, divenuto un bellissimo Principe, riesce a sconfiggerlo insieme ai suoi soldati. Allora Clara e il suo Principe-Schiaccianoci intraprendono insieme un bel viaggio che li condurrà tra balocchi e dolciumi, nel meraviglioso regno dei desideri. Al risveglio dal meraviglioso sogno la festa è finita e a rammentare a Clara la bella avventura non restano che i ricordi e un piccolo soldatino di legno in un angolo.
L'impianto narrativo della favola e i suggerimenti musicali si devono inizialmente a Petipa, che fu però costretto a ritirarsi e ad affidare la coreografia a Ivanov, il cui estro e inventiva sono particolarmente evidenti nell'intenso pas de deux, che costituisce uno dei maggior esiti di duetto romantico, nella movimentata battaglia tra topi e soldatini e, infine, nei due suggestivi valzer dei fiori e dei fiocchi di neve, già considerato, quest'ultimo, un capolavoro di geometria coreografica.
Completano la piacevolezza dello spettacolo la scenografia ed i costumi, che contribuiscono a rendere l'atmosfera romantica e fiabesca.