Samson e Dalila di Saint-Saens al Comunale di Bologna
dal 31 maggio al 08 giugno 2008
vedi sulla mappaBologna Altro
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La bacchetta é quella di Eliahu Inbal. Michal Znaniecki firma la regia, le scene sono di Tiziano Santi, i costumi di Isabelle Comte.
Orchestra e Coro del Teatro Comunale di Bologna.
Samson et Dalila mancava dal palcoscenico bolognese dal 1951.
Rappresentato per la prima volta a Weimar nel 1877, si dovette aspettare tredici anni, fino al 1890, prima che l'opera di Saint-Saà«ns venisse proposta, in prima esecuzione completa in francese, con il titolo definitivo – Samson et Dalila – a Rouen, nel 1890.
La travagliata storia del capolavoro, commissionato al francese per intercessione di Franz Liszt, conobbe varie trasformazioni: nato in un primo momento come oratorio, diviene, con la comparsa della figura di Dalila, l'opera che conosciamo nella sua forma finale. La storia di Samson et Dalila, scritta da Lemaire, usa come fonti il Libro dei Giudici, ma anche il Cantico dei Cantici e i Salmi.
Secondo il regista Znaniecki, l'azione dell'opera di Saint-Saens, che inizia a Gaza nel 1150 avanti Cristo, "ricorda Varsavia dopo l'insurezione del 1944. Un popolo torna in queste macerie e cerca di recuperare la sua identità , i suoi riti. La ricostruzione senza tempo si adatta bene alla Palestina, come all'Amazzonia o al Tibet di oggi. Ma accanto al dualismo tra "pace e guerra"- come nella Palestina di oggi dove due mondi, due culture si scontrano - nell'opera prevale il dualismo "maschile e femminile".
Il regista spiega la sua sfida nell'affrontare le grandi masse corali, in contrapposizione con momenti più "intimi" dell'opera.
"Nel Grand Opèra il coro ha un suo ruolo che curero' in particolar modo. E voglio che sia ben definito: in che modo commenta, partecipa e dialoga. E' sempre un coro cosciente, e lo dimostra distruggendo e giudicando Samson.
Dopo il primo atto, dove abbiamo combattimenti e miracoli, si passa ad un "interno" con l'incontro intimo tra Samson e Dalila. Per tornare poi alla grande scena del baccanale. Ci sono citazioni dell'oratorio e del grand opèra. Ci sono scene da camera: é un'opera piena di riferimenti. La difficoltà é riuscire a unire questi mondi in modo organico. Cercherò di ridare la forza oratoriale di alcuni momenti. Mi pare che oggi il pubblico abbia un bisogno spirituale oltre che estetico".
L'opera verrà trasmessa in diretta da RAI-Radiotre.
Info: 199 107070