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Sagra dell'estate e d'la Batdura

dal 11 al 14 luglio 2008

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Ravenna Altro

Descrizione dell'Evento

La sagra di Albereto vuol far rivivere i mitici momenti della trebbiatura, così come avveniva nei tempi lontani. E' un invito a non dimenticare il passato e a tener vivo nella memoria il ricordo di quei giorni di fatica ma anche di gioia. Soprattutto punta a essere una testimonianza per i giovani che non ne conoscono il valore e il significato.

Per quattro giorni, in corrispondenza del secondo fine settimana di luglio, il paese si riveste d'antico ospitando una rassegna ricca di eventi. Il momento culminante é rappresentato dalla gara di motoaratura della domenica pomeriggio che viene accompagnata da trattori d'epoca e, a seguire, dalla rievocazione delle operazioni agricole. Oggi come un tempo la "badtura" é anche un'occasione di festa dedicata ai sapori di Romagna. Un tempo le squadre erano seguite dalle cuciniere che arrivavano di buon mattino al seguito degli operai e preparavano il pranzo nel focolare della famiglia che ospitava. Ora, invece, la migliore tradizione culinaria prende forma nelle cucine degli stand che propongono un menù tipico con primi piatti alla romagnola, carne alla griglia e anche gustose pizze.

I riti della battitura
Erano molte le persone che formavano la squadra dei trebbiatori; potevano arrivare anche a quaranta per la "batdura" che era da sbrigare nell'arco della giornata. Il responsabile della squadra diceva alle singole famiglie della zona quando sarebbe arrivato il loro turno e, nel giorno fissato, la squadra giungeva sul posto e la trebbiatrice veniva collegata al trattore tramite una cinghia che faceva muovere le pulegge. Ognuno aveva un compito. C'era chi slegava i covoni e li buttava dall'alto nella trebbiatrice, chi raccoglieva il grano buono e lo pesava sulla "bascula" fino a raggiungere il peso di un quintale a sacco. Chi ammucchiava paglia col forcale per farne un pagliaio (operazione poi sostituita dall'imballatrice), chi raccoglieva la pula per polli e galline. Per proteggersi dalla polvere gli operai si legavano un fazzoletto che copriva naso e bocca.

La festa nell'aia dopo la fatica
Il giorno della "battitura" era un evento speciale per la vita della campagna. Era il momento conclusivo di un'attività  lavorativa molto pesante, quella della mietitura, che veniva eseguita a braccio, con l'uso della falce. Tutto era pronto quando i covoni di grano venivano sistemati in circolo, con le spighe rivolte verso il centro. Fatica e sudore accompagnavano le fasi di questo rito agreste che si concludeva sempre con una festa per salutare il granaio finalmente pieno e la fine del pagliaio eretto nell'aia.
Era il momento della distribuzione della ciambella e del vino buono, quando gli adulti si concedevano il meritato riposo e i bambini giocavano attorno alla trebbiatrice timorosi che si rimettesse improvvisamente in moto.

Luogo dell'Evento e gli Hotel nei dintorni