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Romeo E Giulietta di Giuseppe Marini al Teatro Alessandro Bonci di Cesena

dal 01 al 04 dicembre 2011

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Cesena Piazza Guidazzi, 8  -  Cesena

Info: 0547 355911

Descrizione dell'Evento

La più alta indagine poetica sulla natura dell’amore. La tragedia più popolare del genio shakespeariano, talmente depositata nella memoria collettiva da diventare mito.

ROMEO E GIULIETTA è una favola d’amore e  morte che da sempre incanta il pubblico: amara, ambigua, crudelissima ma  anche affascinante, visionaria e non priva di ironia. Giuseppe Marini,  tra i nuovi e più interessanti talenti della regia nazionale, al terzo  incontro con Shakespeare, dopo le messe in scena di Sogno di una notte di mezza estate e Amleto, rilegge con una cifra onirica e raffinata il capolavoro della letteratura teatrale di tutti i tempi. Con un cast di  10 giovani interpreti, lo spettacolo si inserisce in un progetto che  mira a promuovere le ultime leve del teatro italiano: al suo debutto  nella scorsa stagione è stato accolto da uno straordinario successo,  registrando il tutto esaurito in vari teatri italiani e raccogliendo l’entusiasmo anche del pubblico più giovane.

Secondo il regista il testo, più che una vicenda reale, racconta di  come l'amore ai tempi di Shakespeare fosse governato da codici letterari  e comportamentali: meditazione sul linguaggio e sulle fatali  conseguenze dell’affidamento di questo pericoloso strumento a  personalità troppo acerbe, ROMEO E GIULIETTA è "la tragedia di due  adolescenti intrappolati nel Libro, che adeguano il loro sentimento alla  parola, piuttosto che il contrario". "Quando in quest’opera si parla di  Amore, affiorano immagini molto concrete: libro, lettura, rima,  memorizzazione e recitazione che insieme lavorano a un’immagine  sorprendentemente sovversiva: amare vuol forse dire leggere libri,  memorizzarne il contenuto e enunciarlo quando se ne dà occasione  opportuna?": "è proprio in quel codice linguistico - frainteso - che  inciampano rovinosamente i due adolescenti di Verona (già predisposti e  programmati per l’amore prima ancora di incontrarsi, di innamorarsi, di  conoscersi) cresciuti e addestrati a quel misterioso Libro dell’Amore  dove è scritto che la prova massima della sua autenticità e perfezione  risiede nel fatale abbraccio con la Morte."

L'impianto visivo dello spettacolo ha un chiaro riferimento alla  cinematografia di Tim Burton soprattutto nei costumi, che inseguono un  vago e favolistico Ottocento vittoriano, a cui fa da sfondo e  contenitore una scena tutta nero e oro dotata di un secondo livello: un  più piccolo palcoscenico, luogo della meraviglia, lirico o macabro  teatrino dell’amore "da dove i tragici protagonisti recitano se stessi e  per se stessi quel copione di cui credono di essere gli autori."

"un allestimento burtoniano fresco e deliziosamente spettinato" Rossella Battisti, L'Unità

"Un nuovo Shakespeare per una tragedia nuova: non riletta né ripensata.  Diversa, originale, sottilmente bohemien" Patrizia Vitrugno, ilgrido.org

di William Shakespeare
traduzione Massimiliano Palmese
uno spettacolo di Giuseppe Marini
con (in o. a.) Fabio Bussotti, Mauro Conte, Riccardo Francia,  Fabio Fusco, Serena Mattace Raso, Fiorenza Pieri, Simone Pieroni, Nicolò  Scarparo, Francesco Wolf, Lucas Waldem Zanforlini
scene Alessandro Chiti
costumi Mariano Tufano
musiche originali Marco Podda
maestro d'armi Francesco Manetti
luci Vincenzo Lazzaro
aiuto regia Francesco Piotti
 
in collaborazione con l'Accademia d'Arte Drammatica "Silvio d'Amico" di Roma
e l'Accademia "Palcoscenico" di Padova

Date e Info: da giovedì 1 a sabato 3 dicembre 2011 ore 21, domenica 4 dicembre 2011 ore 15,30
Compagnia: Società per Attori, Teatro Stabile del Veneto - Teatro Goldoni

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